Un incontro con il Presidente della Regione Francesco Pigliaru per chiedere l’ammodernamento della tratta ferrovia Nuoro-Macomer e il collegamento del capoluogo barbaricino con i principali centri dell’Isola.
La richiesta è stata votata all’unanimità ieri dal consiglio comunale cittadino, dopo un lungo dibattito conclusosi in tarda serata.
L’iniziativa avanzata dall’opposizione politica è stata introdotta dal consigliere del PD Leonardo Moro sulla base della petizione sottoscritta da oltre 2.500 persone e promossa dal Comitato Trenitalia Nuorese.
«Il tracciato ferroviario della Nuoro – Macomer risale al 1889 sarebbe doveroso adeguare i binari agli standard di sicurezza e velocità che consentano a tutto il nuorese e ai turisti nazionali e stranieri nel 2017 di ripartire e raggiungere Nuoro in tempi ragionevoli» questo è ciò che il consiglio comunale ha ribadito.
«420 milioni di euro sono stati stanziati per le ferrovie sarde nel quadriennio 2016-2020 come annunciato dal Presidente Pigliaru e non risulta compresa nel programma degli interventi la tratta Nuoro-Macomer» ha affermato ieri l’avvocato Claudio Solinas presidente del Comitato Trenitalia Nuorese aggiungendo: «il problema principale che la Regione Sardegna dovrebbe prendere in considerazione per i trasporti nel nostro territorio, non è la priorità di introdurre i treni veloci ma portare i binari da scartamento ridotto a scartamento ordinario e successivamente creare con costi sostenibili i collegamenti diretti dalla Sardegna centrale con tutta la restante parte dell’Isola».
L’altro importante argomento all’ordine del giorno è stato il Consorzio Universitario nuorese.
Il Commissario straordinario Fabrizio Mureddu, dopo aver illustrato l’attività universitaria, è stato incalzato dai consiglieri dell’opposizione Giuseppe Montesu, Gian Pietro Gusai e Pierluigi Saiu sulla legittimità della nomina nonostante di fatto il Consorzio Universitario non sia più commissariato, su quanto percepisce al mese e le azioni di marketing per promuovere le iniziative universitarie nel territorio.
Mureddu su tutti e tre i punti ha risposto che il suo è un mandato politico giuridico con atto notarile secondo i canoni prescritti dalla legge, che le azioni di marketing sono state fatte attraverso i canali social e le attività nelle scuole e che il proprio compenso mensile è di 2.500 euro netti.
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