Preparata dalle commissioni. Poi i colloqui
I maturandi italiani sono a metà dell’opera. Archiviata prima e seconda prova ad attendere gli studenti è rimasto, prima del verdetto degli orali, l’ultimo scritto, quello che contiene più domande di diverse discipline, in calendario per domani. A preparare la prova stavolta non è il Ministero dell’Istruzione, ma le singole commissioni che, insieme alla tipologia delle domande, decideranno quali materie inserire. La tipologia è scelta in base alle simulazioni che i maturandi hanno affrontato nel triennio: potranno esserci quesiti a risposta libera, quesiti con risposta aperta oppure domande a risposta multipla, problemi a soluzione rapida o analisi di casi pratici e professionali.
È ormai pratica diffusa che gli insegnanti comunichino prima ai ragazzi le discipline al centro del terzo scritto. È possibile comunque provare a intuirle considerando che nella terza prova vengono solitamente inserite solo le materie per le quali i professori che compongono la commissione sono abilitati a insegnare e che si escludono le materie dei primi due scritti. In ogni caso non potranno essere più di cinque.
Se per la prima prova si hanno a disposizione 6 ore e per la seconda un tempo che va dalle 4 alle 8 ore (ma in alcuni casi anche più giorni), la durata della terza prova è decisa dalla commissione. Solitamente non supera le 3 ore: in ogni caso i commissari sono tenuti a comunicare in anticipo l’informazione agli studenti.
In tutte le scuole, la terza prova sarà domani, ma l’orario di inizio potrebbe cambiare da istituto a istituto. La durata la deciderà la commissione, con un tempo minimo di consegna corrispondente alla metà delle ore stabilite. Inoltre, è di nuovo la commissione che deciderà cosa è lecito portare con se’ relativamente a dizionari, calcolatrici e altra strumentazione utile ai fini dello svolgimento. E anche in questo caso, i prof devono comunicare tutto per tempo.
Le domande di terza prova saranno corrette, a seconda della materia, dal commissario assegnato, ma il voto finale è collegiale.
La sufficienza è fissata a 10 punti, come per gli altri scritti. Il massimo dei voti è 15. Il punteggio ottenuto sarà comunicato insieme a quello di prima e seconda prova al momento dell’uscita dei quadri degli scritti, poco prima che inizino le interrogazioni dell’esame orale.