Blitz di oltre 1500 esponenti del mondo agricolo per denunciare la drammatica situazione delle campagne
Domani blitz di oltre 1500 agricoltori e allevatori con i trattori per denunciare la situazione drammatica che sta vivendo il mondo agricolo sardo.
Le positive risposte arrivate oggi sullo blocco di 12 dei 14 milioni di euro stanziati per il settore agricolo e l’impegno sui pagamenti dei premi comunitari non bastano per fermare la seconda manifestazione in meno di 5 mesi del mondo agricolo.
«I disagi subiti dagli agricoltori e allevatori a causa dei prodotti pagati a prezzi troppo bassi e della grave siccità non ci possono far tornare indietro dal manifestare – sostiene il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -, anche se accogliamo positivamente l’impegno sui pagamenti dei premi comunitari e la decisione dell’Oilos di destinare sotto forma di de minimis ai pastori, come avevamo chiesto noi a gran voce il primo febbraio scorso, 12 dei 14 milioni stanziati dalla Regione al settore».
«Le perdite subite dalle imprese agricole necessitano di un intervento molto più sostanzioso – rilancia Coldiretti Sardegna -. Servono almeno 40 milioni di euro per lenire i danni che la siccità ha causato agli allevatori e cerealicoltori»
Domani la protesta del mondo agricolo si sposta al centro Sardegna, ad Abbassanta.
Agricoltori, allevatori si sposteranno dai propri territorio intorno alle 10,30 per giungere ad Abbasanta, precisamente alla stazione di servizio Big bon, che si trova all’altezza del 120° km della SS 131 Carlo Felice, dove si riuniranno in assemblea per discutere della grave crisi che sta attanagliando il comparto.
«Ci scusiamo in anticipo con i sardi per i disagi che causeremo domani – dice il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu a nome dei soci – ma queste è l’unica strada per riuscire ad avere risposte al grido di dolore di un comparto al collasso. Quella di domani – annuncia Coldiretti Sardegna – in assenza di risposte davvero concrete sarà solo la prima di una lunga serie di manifestazioni».
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