Dalla propensione all’industria alla vocazione al turismo passando da natura, sport e cultura. E da una ambiziosa collaborazione con il Galles.
Il Marghine si ripensa e costruisce il suo futuro puntando sul rafforzamento dell’identità locale come attrattore principale attraverso il progetto di programmazione territoriale, il quarto chiuso e finanziato in quattro mesi dalla Regione, che oggi porta sul territorio 24 milioni di euro (11 milioni e 300mila euro di nuova finanza, il resto per valorizzare i diversi interventi programmati dalla Giunta) per 10 comuni e 22.282 abitanti. Tre azioni e un obiettivo strategico generale, dare vita a un sistema integrato che da un lato crei percorsi naturalistici e culturali, dall’altro offra più opportunità ai cittadini dal punto di vista di accessibilità, istruzione, qualità della vita e del tempo libero anche attraverso un avanguardistico e itinerante Festival della letteratura sportiva.
«Da questo territorio arriva un esempio importante, il coraggio di riorganizzarsi sulla base delle nuove condizioni che con il tempo si sono venute a creare» dice l’assessore della Programmazione Raffaele Paci che ha firmato l’accordo di programma che stanzia il finanziamento con il presidente dell’Unione di Comuni del Marghine e sindaco di Macomer Antonio Succu.
«Un territorio che a lungo ha trovato nell’industria una delle sue principali fonti di occupazione e reddito e che ora progetta il suo sviluppo puntando su se stesso e le proprie caratteristiche, centrando in pieno lo spirito della nostra programmazione territoriale. Ovvero, la capacità di puntare sui propri punti di forza facendoli diventare strumenti di sviluppo di un intero territorio».
L’obiettivo generale è ridurre il divario con le aree maggiormente sviluppate della Regione in termini di opportunità di lavoro e offerta di servizi, quello specifico aumentare l’appeal del Marghine migliorandone la competitività, dotandolo di attrattori ambientali e culturali e migliorandone i servizi. Tre le azioni previste: valorizzazione turistica dell’offerta ambientale e culturale (percorsi naturalistico-archeologici e religiosi); miglioramento dei servizi essenziali per il territorio (impianti sportivi che si strutturino col tempo su una dimensione regionale); governance territoriale (è previsto un soggetto attuatore unico che, rendendo operativo il progetto, coinvolga il tessuto economico locale).
Si punta a creare una rete di collaborazione con la regione di provenienza dell’ingegnere Benjamin Piercy, che in Sardegna svolse un ruolo importante nella realizzazione della rete ferroviaria e fu promotore di investimenti in ambito silvo-forestale e agricolo. Arrivato in Sardegna nel 1865, si stabilì inizialmente a Cagliari e successivamente in prossimità dell’altopiano di Campeda, dove costruì Villa Piercy in località Badde Salighes. Il parco botanico di Villa Piercy è riconosciuto a livello europeo tra i più importanti per il numero di varietà di piante presenti, recentemente riqualificato per valorizzarlo in chiave turistico-culturale. L’Unione di Comuni del Marghine vuole dunque attivare una serie di iniziative di gemellaggio per diffondere la conoscenza della figura di Benjamin Piercy e favorire lo sviluppo di attività commerciali e di reciproca promozione turistica.
Sempre nell’ottica del marketing territoriale, si intende intervenire anche a livello “interno” potenziando la Fiera del Libro, evento ormai da anni di riconosciuto rilievo regionale, con l’avvio del Festival della Letteratura Sportiva. Partendo da Macomer, sede del Festival del Libro, il Festival della Letteratura Sportiva si pone l’obiettivo di valorizzare il connubio sport-letteratura attraverso l’organizzazione stabile di una manifestazione itinerante e articolata su una pluralità di appuntamenti nel corso dell’anno da tenersi sull’intero territorio del Marghine. L’intervento prevede l’ambientazione dei numerosi eventi culturali negli impianti sportivi, di volta in volta declinati su una specifica disciplina. Il festival verrà organizzato con il diretto coinvolgimento delle associazioni locali e delle scuole, principali destinatari dell’iniziativa.
«C’è voglia di agire comune e lavorare insieme e da questo territorio sono arrivate le risposte giuste. Non ci sono altre strade e non ci sono scorciatoie: questa è una scommessa che abbiamo fatto tutti insieme, le procedure sono ben definite e faremo in modo che questi interventi in pochi mesi siano operativi e in tre anni vengano conclusi. I cittadini e le imprese vogliono risposte, le risorse hanno una scadenza e dunque dobbiamo essere rapidi: lo saremo, sicuri di trovare nel territorio il giusto alleato».
Gli altri progetti sono stati già chiusi, finanziati e sono operativi in Ogliastra, Gallura e Parte Montis.
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