A Sassari, oggi l’arringa fiume per l’ex minorenne accusato dei due delitti
«L’accusa non fornisce alcuna indicazione sull’omicidio di Stefano Masala, su come sia avvenuto, dove e quando»”. Così l’avvocato Agostinangelo Marras nel corso dell’udienza per il processo che si celebra nel Tribunale dei minori di Sassari a carico di Paolo Enrico Pinna, il giovane di Nule accusato del duplice omicidio di Gianluca Monni e Stefano Masala, i due giovani uccisi tra il 7 e l’8 maggio del 2015.
Lunedì il pm Rita Pischedda aveva chiesto vent’anni di reclusione per il giovane, minorenne all’epoca dei fatti, il massimo della pena in un procedimento con rito abbreviato a carico di un minorenne.
Insieme a lui è accusato il cugino Alberto Cubeddu, di Ozieri, per il quale la Procura di Nuoro ha chiuso l’indagine: il gip dovrà decidere se rinviarlo a giudizio come esecutore materiale del duplice omicidio.
L’avvocato Marras, che difende Pinna insieme all’avvocato Angelo Merlini, al termine dell’udienza – che si è conclusa nel tardo pomeriggio – ha iniziato ad introdurre l’ipotesi che Masala abbia partecipato insieme ad altri all’omicidio di Gianluca Monni, freddato mentre si accingeva ad andare a scuola.
Le argomentazioni del collegio difensivo entreranno ancora più nel vivo domani mattina.