Un trentenne è stato denunciato dai Carabinieri in quanto resosi responsabile, in poco più di un mese, di circa trenta reati si reati.
Tra le accuse contestate all’uomo, in particolare, i militari segnalano: la detenzione di munizioni di diverso calibro, compreso il 7,62; varie minacce sia telefoniche che di persona; numerosi incendi tra cui il tentativo di dare fuoco a un’abitazione; il furto e il successivo incendio della macchina del parroco del proprio paese.
L’uomo segnalato all’Autorità giudiziaria è di Sindia e tutti i reati che gli vengono ora contestati sono stati messi a segno nel proprio paese.
Curiosa, infine, la telefonata giunta di recente alla Centrale Operativa dei Carabinieri della compagnia di Macomer, guidata dal capitano Giuseppe Pischedda, nel corso della quale l’uomo ha prospettato l’intenzione di farsi saltare in aria utilizzando dell’esplosivo e coinvolgendo anche i militari.
Così, oltre a raccogliere gli indizi necessari per denunciarlo, i militari hanno tenuto costantemente sotto controllo mediante un’apposita pattuglia, impiegata ventiquattr’ore al giorno nel Comune di Sindia per inibire ogni suo atteggiamento ostile verso le istituzioni e verso la cittadinanza. Oggi la denuncia.
Secondo gli inquirenti, al momento, non ci sono elementi sufficienti ad attribuire all’uomo anche il rogo appiccato all’altare della chiesa campestre di San Demetrio nelle scorse settimane.
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