Dal 10 febbraio al il 24 marzo sarà portato avanti in Sardegna la rassegna cinematografica Walyaan – Cinema Migrante Sguardo sull’Africa sub sahariana, promossa dall’Associazione Sunugaal di Cagliari e finanziata dalla Regione Sardegna. L’iniziativa prevede la realizzazione di laboratori didattici e la proiezione di film in diversi Comuni con l’obiettivo di sensibilizzare il territorio sulle tematiche relative allo scambio culturale con l’Africa sub sahariana e ai fenomeni migratori.
A Nuoro, le Associazioni IBIS e Migrantes, partner del Progetto, col patrocino della Biblioteca Sebastiano Satta e dell’ISRE, propongono una serie di proiezioni seguite da un dibattito alla presenza di esperti del settore.
Programma:
I lavori saranno coordinati da Lisetta Bidoni ( I.B.I.S) e da Barbara Sanna ( Migrantes Nuoro) e i film saranno introdotti dai mediatori culturali di Sunugaal
Al termine delle proiezioni è prevista una discussione sui temi proposti dai film a cura di Antonello Carboni, esperto di comunicazione linguaggio cinematografico, e di Ndella Dieng, mediatrice culturale
Yoolè: Les ailes perdues des anges (Le ali perdute degli angeli) di Moussa Sene Absa, 2010, 75’. Versione originale in wolof e francese – Musica: El Hadj Ndiaye, Wasis Diop. Produzione: Absa Films
Nell’aprile del 2004 un’imbarcazione andò alla deriva lungo la costa orientale di Barbados con undici cadaveri. Le autorità scoprirono che era partita quattro mesi prima dal Senegal.Il film racconta il dramma del viaggio dei migranti, pericoloso e disperato su mezzi di fortuna, ma punta anche uno sguardo sulla gioventù senegalese impaziente e stanca di attendere il cambiamento dai governi.
Le monologue de la Muette (Il monologo della muta) di Khady Sylla e Charlie Van Damme, Senegal/Francia/Belgio,2008 2008, 45’. Versione originale in francese e wolof con sottotitoli in italiano.
Amy è una delle numerose donne che giungono a Dakar dai villaggi poveri e sono costrette a fare le serve, sfruttate e mal pagate, o non pagate per nulla. Mentre Amy lavora, muta, la sua parola immaginaria prende forma, diventando la voce di tutte le donne nella sua condizione. L’esperienza di Amy è messa in relazione con quella di altre serve e con la resistenza delle donne della bidonville nella Medina di Dakar.
Ospite della rassegna: Moussa Sene Absa (Senegal). Nasce nel 1958 a Dakar (Senegal), dove compie gli studi primari e secondari. Nel 1987 si diploma in cinema a Parigi. Dal 1985 al 1986 è attore teatrale nella compagnia del Théàtre en Spirale di Dakar, e poi si dedica al cinema, interpretando Espionne et tais-toi di Claude Boissol, Black di Christian Lara e Périgord Noir di Nicolas Ribowski, e scrivendo anche alcune sceneggiature. Un suo testo, Les enfants de Dieu è premiato al Festival del cinema Francofono di Fort-de-France (Martinica), nel 1987. Nel 1988 realizza il cortometraggio Le prix du mensonge, la sua prima opera da regista. Con Tableau ferraille diventa regista di fama internazionale e vince il premio per la miglior fotografia al Fespaco 1997, con Madame Brouette vince numerosi premi tra cui il premio Mae (Ministero Affari Esteri) al Festival del Cinema Africano di Milano 2003. Produttore, pittore, scrittore, insegna all’Università West Indies – Barbados e al Columbia College di Chicago.