Secondo Coldiretti, sarebbero stati 5000 i rappresentanti del mondo agro-pastorale giunti a Cagliari da tutta la Sardegna con 40 pullman per partecipare alla grande manifestazione di protesta contro il crollo del prezzo del latte e la crisi dell’intero comparto ovicaprino della Sardegna.
Secondo le Forze dell’ordine che hanno presidiato la manifestazione, invece, sarebbero stati “appena” 3000.
In queste ore, intanto, i trattori stanno lasciando il centro di Cagliari per fare rientro nei paesi dopo 6 ore di protesta.
La manifestazione, terminata dopo sei ore sotto il palazzo del Consiglio regionale con una delegazione di Coldiretti che ha incontrato il vicepresidente della Giunta, Raffaele Paci, il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, i capigruppo di maggioranza e opposizione e il presidente della commissione Attività produttive, Luigi Lotto (Pd).
Presidente e direttore dell’organizzazione di categoria, Battista Cualbu e Luca Saba, hanno presentato un documento con le loro richieste.
Nove punti su cui però la maggioranza si è riservata di dare una risposta dopo la discussione prevista nel tardo pomeriggio in Aula sulla risoluzione approvata dalla commissione Attività produttive, un testo già contestato dalla Coldiretti perchè “troppo sbilanciato in favore degli industriali”.
Il fatto ha scaldato gli animi: alcuni componenti della delegazione hanno alzato la voce durante la riunione, che a tratti è stata piuttosto tesa.
Al termine i capigruppo del centrosinistra si sono riuniti e hanno deciso di non incontrare i pastori, in presidio davanti al palazzo di via Roma, ma di andare direttamente in Aula, scatenando le proteste dei manifestanti.
Davanti alle centinaia di agricoltori si sono presentati invece i capigruppo dell’opposizione, Pietro Pittalis (Fi), Attilio Dedoni (Riformatori), Gianluigi Rubiu (Udc) e Angelo Carta (Psd’Az).
Dopodiché sessanta rappresentanti di Coldiretti hanno deciso di seguire i lavori del Consiglio occupando tutte le poltrone del pubblico disponibili.
«Il Consiglio regionale è consapevole della crisi vissuta dal mondo delle campagne. È una situazione disastrosa alla quale vanno date risposte immediate. Abbiamo ascoltato con attenzione le osservazioni provenienti dai pastori, sono certo che stasera l’Aula saprà trovare una soluzione adeguata». Lo ha detto il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau al termine dell’incontro della Conferenza dei Capigruppo con la delegazione della Coldiretti.
I rappresentanti dei pastori, anche con toni decisi, hanno chiesto al Consiglio di valutare alcune modifiche alle soluzioni individuate dalla risoluzione approvata la scorsa settimana dalla Quinta commissione del Consiglio regionale.
«Vanno bene gli interventi strutturali e gli incentivi sul credito – hanno detto il presidente e il direttore di Coldiretti Battista Cualbu e Luca Saba – adesso però va affrontata l’emergenza. Le aziende hanno bisogno di liquidità, il Consiglio valuti il ricorso al de minimis». Con i rappresentanti di Coldiretti c’erano anche alcuni sindaci che hanno partecipato alla manifestazione di questa mattina. Tutti hanno ribadito la necessità di intervenire in aiuto del settore ovicaprino, asse portante dell’economia isolana. «Se non si interviene subito – hanno detto i primi cittadini – le conseguenze saranno disastrose sul piano sociale».
Il vicepresidente della Giunta regionale Raffaele Paci ha ribadito l’attenzione dell’esecutivo al dramma delle campagne. «Sono situazioni che si trascinano da decenni e che vanno affrontate in modo strutturale – ha detto Paci – adesso bisogna intervenire per risolvere l’emergenza ma allo stesso tempo occorre guardare al futuro. Sentiamo la rabbia della piazza e la conosciamo ma non dobbiamo fare l’errore di risolvere l’emergenza senza affrontare i problemi strutturali.
Il bilancio della Regione è ancora aperto, in questi giorni lo sta esaminando la Commissione competente del Consiglio regionale. All’interno della Finanziaria L’Aula può individuare le risorse da destinare al settore».
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