Caggiari: continuano a mortificare il nostro territorio
Con delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom) nei giorni scorsi Poste Italiane ha comunicato al Sindaco di Bortigali Francesco Caggiari, la propria decisione, in attuazione dal prossimo mese di febbraio, di una modifica nell’erogazione del proprio servizio di consegna della posta in paese.
“Questa – recita la circolare – sarà effettuata nei giorni di lunedì, mercoledl e venerdì in una settimana, martedì e giovedi in quella successiva, su base bisettimanale. Stessa modalità verrà adottata per la raccolta della stessa dalle cassette mentre resterà invariata la modalità di raccolta e invio presso gli Uffici Postali”.
La modifica del servizio, secondo Poste italiane, “non avrà impatti sui tempi massimi di consegna previsti per i prodotti universali ad eccezione della posta prioritaria i cui obiettivi di velocità per l’interno varieranno da 1 a 3 giorni lavorativi, oltre a quello di accettazione, a seconda della zona di raccolta/destinazione”.
La decisione, sarebbe stata originata in seguito alla drastica riduzione, su scala nazionale, dell’utilizzo dei prodotti di posta prioritaria.
Furiosa la reazione del Sindaco: «La mia posizione è fortemente critica nei confronti di Poste italiane, nello specifico e nei confronti di Regione Sardegna e dello Stato Italiano che ultimamente non sanno fare altro che imporre tagli al nostro territorio ormai ridotto all’osso per quanto riguarda i servizi di base».
«Questa – incalza Caggiari – è la goccia che rischia di far traboccare il vaso: stanno minacciando di chiudere le scuole a Bortigali, Lei e Sindia, hanno chiuso la tratta ferroviaria Nuoro-Macomer, stanno tagliando nella sanità con la smobilitazione dell’immuno-istochimica del laboratorio analisi dell’ospedale di Macomer, e potrei proseguire con la chiusura dell’elisoccorso di Nuoro, le condizioni di alta pericolosità della Statale 129 (Macomer-Nuoro) così come delle altre Provinciali della zona. Il servizio del Giudice di pace è stato riaperto solo in questi giorni grazie all’intervento dei dieci comuni del Margine che, con fondi di bilancio, pagheranno il personale e i locali.
Con questa decisione di consegnare a giorni alterni la posta nei nostri paesi stanno decretando la fine per le nostre comunità».
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