Non potho reposare, amore e coro,
pessende a tie so donzi momentu;
no istes in tristura, prenda ‘e oro,
ne in dispiaghere o pensamementu,
t’assicuro chi a tie solu bramo,
ca t’amo forte, t’amo, t’amo, t’amo.
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A dimostrazione che A Diosa – Non potho reposare, sia sempre viva nel cuore di tutti e nuoresi e oltre i confini della Sardegna, Cronache Nuoresi, ha voluto dedicare in due puntate (per Natale e Capodanno) una rassegna cronologica nel tempo di tracce audio della canzone, a partire dagli Anni Trenta fino ai tempi nostri. Si tratta d’incisioni storiche con il fascino del fruscio dei vecchi dischi del passato, per finire con le più recenti incisioni di celebri voci internazionali, passando per i cori nuoresi, che per primi hanno portato la diffusione del celebre brano in Sardegna e nel mondo.
Interpreti: Il tenore Maurizio Carta, Il Coro di Nuoro – solista Mario Delussu -, Il Coro Barbagia – solista Giuseppe Tanchis e Andrea Parodi. A seguire: Coro Barbagia – solista Antonello Sotgiu, Coro Su Nugoresu – solista Tonino Puddu, Coro Ortobene – tenore Piero Pretti e il celebre tenore internazionale Placido Domingo.
Prima parte:
A Diosa, anno 1930 cantata da Maurizio Carta, incisione su disco Pathé Actuelle. Si tratta dell’incisione “storica” della più vecchia versione su disco. L’interprete è il tenore lirico Maurizio Carta di Mogoro. Nato nel 1904 da famiglia della media borghesia (il padre era Cancelliere di Tribunale), sin da giovane il cantante dimostrò grandi doti vocali, tanto da destare interesse da parte del direttore della casa discografica Paté, che udendolo cantare nel corso di una serata musicale, nel 1928 gli propose un’incisione discografica. Fu quella la prima di una serie di fortunate incisioni che con discreto successo furono trasmesse dall’EIAR (l’emittente radiofonica di allora). La peculiarità di Maurizio Carta fu l’eclettismo della sua voce; non si limitava, infatti, alla sola esecuzione di brani tradizionali, ma si dilettava volentieri con l’esecuzione di arie e romanze operistiche. Ritenuto una delle più belle voci sarde del primo Novecento, tenne con successo vari concerti a Milano e a Roma. Fu protagonista del concerto inaugurale del Teatro “Del Carmine” di Tempio.
Non potho reposare, Coro di Nuoro, solista Mario Delussu, Torino anno 1957 registrazione dal vivo. Si tratta di una registrazione effettuata per iniziativa del musicista e musicologo Gavino Gabriel. La formazione del Coro di Nuoro è quella della storica partecipazione del 1955, che due anni prima aveva portato il coro nuorese in finalissima nazionale alla famosa trasmissione radiofonica “Campanile d’Oro”, presentata allora dal giovanissimo Enzo Tortora.
Non potho reposare, Coro Barbagia di Nuoro 1966 diretto da Banneddu Ruiu, solista Giuseppe Tanchis. Si tratta di una delle più diffuse incisioni discografiche del celebre brano, realizzato dalla RCA Italiana, dal titolo “Sardegna Canta e Prega”. La voce solista è quella del tenore Giuseppe Tanchis, insuperato interprete della versione per coro polifonico folkloristico.
Non potho reposare, Tazenda 1988, solista Andrea Parodi (Portotorres 1955 – Quartu Sant’Elena 2006). Considerata la versione che maggiormente ha contribuito alla diffusione nel mondo del brano musicale, grazie alla splendida voce del grande interprete prematuramente scomparso, che la eseguì fino agli ultimi concerti tenuti nonostante minato dalla grave malattia che ne provocò la morte il 17 ottobre del 2006.
Michele Pintore
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