L’appello ai consumatori: per Natale acquistare solo carni controllate
La Regione aumenta i controlli per la peste suina e manda i veterinari nei ristoranti, agriturismo e nelle sagre.
Nelle zone bianche, cioè immuni dal virus, i controlli avranno cadenza almeno annuale, mentre nelle zone rosse, cioè infette, le verifiche saranno fatte ogni sei mesi.
Per prevenire il commercio illecito di carni suine e di loro prodotti sono state intensificate, già dagli scorsi mesi, le attività di controllo ufficiale anche sulle altre attività di ristorazione pubblica, cioè durante, cioè sagre paesane e manifestazioni tradizionali.
La decisione è stata formalizzata all’interno di un documento firmato dal responsabile dell’Unità di Progetto per l’eradicazione della Psa, Alessandro De Martini, e che ha introdotto alcune modifiche come la zonizzazione e la conseguente estensione degli allevamenti confinati in semibrado e il nuovo iter per la regolarizzazione degli allevamenti illegali.
In vista delle festività Natalizie, l’Unità di progetto lancia anche un appello ai sardi per “prestare la massima attenzione nell’acquistare e consumare le carni, che devono provenire da allevamenti sicuri e sottoposti a controllo sanitario.
“È proprio di una decina di giorni fa – si legge in una nota della Regione – la notizia del ritrovamento della Trichinella in nove cinghiali abbattuti in territorio di Orgosolo durante una giornata di caccia. Tale virus è molto pericoloso per la salute dell’uomo arrivando fino a causarne la morte”.
La fascia di rischio più pericolosa per la peste suina riguarda sei Comuni fra Nuorese e Ogliastra: Arzana, Desulo, Orgosolo, Seui, Talana, Villagrande. Sono invece otto i Comuni ricadenti nella fascia successiva: Aritzo, Baunei, Benetutti, Bultei, Bono, Irgoli, Pattada e Urzulei. Quarantanove Comuni sono inquadrati nelle fasce intermedie di rischio, mentre la stragrande maggioranza dei territori dell’Isola, 314 Comuni, risulta completamente immune dal virus.