«Tutto tace sulla rassegna culturale del Cedac».
La denuncia parte dai consiglieri comunali del PD Leonardo Moro, Tore Sulas e Alessandro Bianchi.
Solitamente in questo periodo, gli anni passati, veniva presentata la programmazione culturale del teatro e si avviava la campagna abbonamenti e il primo spettacolo era in programma, come da tradizione, ai primi di dicembre mentre quest’anno il silenzio è tombale.
«Stiamo parlando di una media di 500 spettatori per circa dieci appuntamenti a stagione. Ci chiediamo cosa stiano pensando i nostri amministratori e se davvero intendono privare la cittá del cartellone Cedac» affermano i consiglieri.
«Dalla riapertura del teatro Eliseo, che risale al 2007, gli spettacoli sono andati in crescendo e hanno favorito la partecipazione e lo sviluppo del fervido movimento culturale della nostra città. Siamo preoccupati di un ulteriore ridimensionamento della proposta culturale, di questa assoluta insussistenza di politiche di settore. Il danno è inestimabile, basti pensare al supplizio della biblioteca S.Satta, ai ritardi sulla scuola civica di musica, alla gestione del teatro Eliseo con una gara in piena stagione, al fallimento dell’anno deleddiano oppure a ciò che è diventata la sagra del Redentore o Mastros in Nùgoro – evidenziano Moro, Sulas e Bianchi. Un vero e proprio anno “disgrazia”, altro chè città della cultura. Nuoro continua a perdere terreno per colpe e incapacità ben individuate e ben imputabili».
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