Biblioteca Satta: i dipendenti in prima linea per difendere il posto di lavoro

Sonia

Biblioteca Satta: i dipendenti in prima linea per difendere il posto di lavoro

mercoledì 09 Novembre 2016 - 12:30
Biblioteca Satta: i dipendenti in prima linea per difendere il posto di lavoro

L'interno della Biblioteca Satta (foto S.Novellu)

Un documento dei dipendenti inviato ai rappresentanti istituzionali sardi per la salvaguardia del Consorzio Bibliotecario Nuorese

Assemblea straordinaria oggi dei dipendenti che, per ora, con una lettera a  tutti gli enti istituzionali sardi chiedono l’erogazione immediata di un contributo straordinario per la salvaguardia del Consorzio bibliotecario nuorese.

Dopo il consiglio comunale, i dipendenti della biblioteca Sebastiano Satta, formulano un documento: «l’applicazione della legge sulla riforma degli enti locali, mette fortemente a rischio l’istituzione, in quanto di fatto il Consorzio giuridicamente non esisterebbe più, mancando l’altro ente costituente, la provincia di Nuoro, che per disposizione normativa non ha più competenze in materia culturale».

 Inoltre i dipendenti accolgono favorevolmente la prospettiva futura individuata e rimarcata dalla nota degli Assessorati Enti Locali e Pubblica Istruzione della Regione Sardegna, inviata al Presidente del Consiglio Comunale il 7 novembre 2016, sia l’unica soluzione praticabile, che consente di conservare le finalità istitutive del Consorzio, peraltro esplicitate nel comma 4 dell’art. 29 della legge n. 2/2016.

«L’ipotesi che il servizio garantito finora dal Consorzio possa essere svolto dall’ISRE, consentirebbe inoltre, al comune di Nuoro, la partecipazione diretta alla programmazione della politica culturale della Città e altresì la tutela delle risorse umane, come previsto dalla norma regionale e non ultimo per importanza, la razionalizzazione degli organismi strumentali della Regione Sardegna, in piena sintonia con gli indirizzi della Corte dei Conti, che ribadisce la necessità di evitarne la proliferazione, per una gestione improntata al contenimento delle spese e dunque ad una più efficiente organizzazione del sistema pubblico».

I dipendenti attendono risposte immediate  altrimenti si passerà ad altre forme di protesta più incisive.

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