I resti dello scheletro vennero ritrovate il 24 maggio 2014 in un anfratto dagli speleologi del Club Alpino italiano – gruppo grotte – di Cagliari, nel corso di attività di studio e ricerca, in località “Bruncu S’Armidda” dell’agro di Osini.
Le ossa si trovavano all’interno di una passaggio verticale sulla roccia conducente ad una grotta, a cui si poteva accedere esclusivamente con l’utilizzo di corde.
Oggi a distanza di due anni secondo le analisi, l’uomo sarebbe stato ucciso.
Sono questi gli esiti degli accertamenti biomolecolari identificativi eseguiti dal personale del Reparto investigazione scientifiche dei Carabinieri di Cagliari, dopo l’avvio delle indagini da parte dei Carabinieri della compagnia di Jerzu.
Tramite estrazione del Dna si è arrivati ad una corrispondenza cromosomica con Olianas. L’uomo era stato visto per l’ultima volta da suo fratello mentre pascolava il gregge nelle campagne di Ussassai il 29 gennaio del 1996. Poi più nulla, e nei giorni successivi i familiari ne avevano denunciato la scomparsa.
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