Scuola Civica di Musica: ritardi nell’inizio dell’anno scolastico, il PD mostra preoccupazione

«Siamo sinceramente preoccupati per il mancato inizio dell’anno scolastico 2016/2017 della Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” e scrivendo questa nota crediamo di interpretare la preoccupazione dei tanti, fra genitori, docenti e studenti che vivono questa fase di incertezza».

Lo scrive il gruppo consiliare del PD Leonardo Moro, Alessandro Bianchi e Tore Sulas.

«Solitamente si avviavano le lezioni nella seconda settimana di ottobre, quest’anno invece si registra un gravissimo ritardo e non è affatto certa la data di inizio delle attività.

I genitori dei circa 300 allievi e gli stessi docenti sono molto allarmati per il pauroso ritardo causato dall’impreparazione e indecisione dell’amministrazione nel gestire le novità normative che hanno interessato questa realtà, in particolare il tipo di rapporto giuridico con il corpo docente e il direttore della scuola e ancora  il tipo di affidamento degli stessi servizi didattici e della logistica e delle quali si era a conoscenza già dall’inizio di quest’anno.

L’inerzia dell’amministrazione produce, come è legittimo, allarme e sconforto soprattutto per il regolare svolgimento e la durata dei corsi musicali. È noto infatti che il calendario didattico prevede 32 lezioni e che il termine delle stesse è previsto a giugno prossimo. Pare ormai improbabile che si rispettino questi tempi.

Ci preme sia tutelato il livello qualitativo e il livello organizzativo della nostra scuola civica che ad oggi primeggia a livello regionale e che sforna ogni anno fior di musicisti, garantendo preparazioni di eccellenza  agli esami nei diversi Conservatori. Da sottolineare da ultimo anche le produzioni poste in essere dalla Scuola Civica nuorese e le virtuose collaborazioni di altissima qualità». evidenziano i consiglieri e concludono:« ci pare che anche in questo caso la solita disattenzione e incapacità rischia di provocare un gravissimo danno all’immagine della città.  Si tratta di un falso allarme? Vorremmo fosse così, ma davanti alle politiche culturali di questa amministrazione, non vorremmo che, oltre alla biblioteca S. Satta, al Teatro Eliseo, anche per la Scuola Civica possa suonare l’ultima nota».

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Sonia