Il giro del mondo in 136 giorni: Gaetano Mura a caccia del record sulle orme di Magellano

La partenza alle 13.00 di oggi dal porto di Cagliari

Gaetano Mura, lo skipper di Cala Gonone, ha mollato gli ormeggi poco dopo le 13,00 di oggi da Cagliari per fare il giro del mondo in un viaggio che durerà – questa è la speranza – meno di quanto ha impiegato il cinese Guo Chuan nel 2013 per completare la stessa impresa con un Class 40, barca a vela di 12 metri.

Cagliari. Gaetano Mura alla partenza per il giro del mondo in solitaria (foto S.Novellu)

Per salutare il navigatore solitario alla partenza della ‘Solo round the Globe recor‘, questa mattina nella banchina di Portus Karalis, c’era una marea di appassionati arrivati al porto per vedere la barca, “Italia”, con le vele azzurre salpare in direzione Gibilterra.

«Non è mai bellissimo rinviare una partenza – ha spiegato Mura prima di salire a bordo riferendosi alle condizioni meteo che hanno consigliato il posticipo da mercoledì ad oggi – ma non tutti i mali vengono per nuocere: questi giorni sono serviti a me e allo staff per avere un po’ di respiro».

Cagliari. Gaetano Mura alla partenza per il giro del mondo in solitaria (foto S.Novellu)

D’ora in poi saranno solo mare, fatica e poco cuscino. La tecnica di riposo, infatti, è quella dei microsonni: due ore di veglia alternate a dormite di venti minuti.

Naturalmente sotto stretta osservazione medica degli staff dell’ospedale Brotzu di Cagliari e, per la parte nutrizionale, dall’Università del capoluogo.

La partenza di Gaetano Mura per il giro del mondo in solitaria (foto S.Novellu)

A proposito di cibo in cambusa Gaetano potrà contare su alcune eccellenze agroalimentari sarde: pane biscottato, tonno, legumi, formaggi. Mura diventerà ambasciatore in tutto il mondo delle produzioni dell’isola. Tutto caricato a bordo. Molti pasti pronti, ma per una corretta dieta Gaetano ha con sé anche le pentole per cucinarsi qualcosa da solo.

Il viaggio è lungo e non sarà semplice. Ricalca un po’ quello del navigatore Magellano di mezzo millennio fa. Dal Mediterraneo attraverso l’Oceano Atlantico fino al Capo di Buona Speranza. Poi in senso orario attorno all’Antartide lasciando a sinistra Cape Leeuwin, in Australia, e Capo Horn per risalire poi l’Atlantico e poi ripuntare verso il Mediterraneo. Un percorso di 25 mila miglia nautiche, cioè 46.300 chilometri.

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Sonia