Buoni pasto, retribuzione di posizione, rendimento, straordinario e tutto ciò che comporta l’attribuzione del trattamento economico accessorio.
Lo ha chiesto l’USB (Unione Sindacale di Base) per i 241 lavoratori dell’ASPAL (Agenzia sarda per le politiche del lavoro) ex dipendenti delle Province trasferiti nel nuovo organismo tecnico regionale subentrato al posto dell’Agenzia regionale per il lavoro.
Il sindacato dal luglio scorso ha iniziato un dialogo con il Direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi e ora aspetta un vertice con l’assessore regionale alle politiche del Lavoro Virginia Mura, l’obiettivo è un confronto costruttivo per la tutela di questi lavoratori, parte attiva e importante per il ruolo che svolgono.
«So che il nostro modo di operare può dare fastidio a qualche organizzazione sindacale che invece di impegnarsi per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ASPAL, preferisce inviare comunicati o attaccare l’USB e i suoi delegati o addirittura non fare niente. Certo le risorse non bastano mai, ma almeno siamo riusciti ad ottenere in un dialogo costruttivo e democraticamente corretto con il direttore dell’Aspal Dott. Temussi l’avvio di una prima fase di tutela» affermano i rappresentanti sindacali dell’USB.
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