Oltre 80 progetti, un migliaio di operatori culturali pubblici e privati coinvolti e una novità assoluta, la possibilità di utilizzare occhiali 3D (per il momento solo a Nora e al museo Archeologico su tavoli touch) per vedere ricostruiti i monumenti sulla base dei dati di scavo.
Ecco come si presenta il Polo Museale della Sardegna alle Giornate europee del patrimonio (Gep) 2016 (il 24 e 25 settembre), con numeri che rilanciano l’Isola ai primi posti fra le regioni partecipanti alla manifestazione.
Tema di quest’anno: identità e eredità culturale. «Si tratta di valori condivisi da tutti i Paesi della Comunità europea, l’Italia ha una tradizione enorme in tutte le diverse realtà culturali dal nord al sud, ma in Sardegna in particolare, dobbiamo constatare che l’identità è fortemente radicata», ha spiegato alla presentazione del programma la sovrintendente del Polo, Giovanna Damiani.
«Abbiamo accolto tantissime adesioni – ha spiegato – una partecipazione altissima con un innalzamento del 25-30% rispetto al 2014, risultati che sono una conferma e il seme per un costruttivo rapporto di collaborazione».
Per l’occasione il Polo Museale presenterà due eventi d’eccellenza: il primo (a Cagliari Museo archeologico nazionale, progetto Museo Liquido, sabato 24 ore 20) è un percorso dedicato all’accessibilità e pensato per l’eliminazione delle barriere fisiche e sensoriali; il secondo (a Nuoro, Museo archeologico nazionale Asproni, sabato alle 20) relativo a una nuova metodologia di progettazione museologica con la collaborazione dell’Università di Padova per le ricostruzioni virtuali dei monumenti archeologici. I musei apriranno al pubblico già sabato 24, di sera ad 1 euro, e di domenica con orari estesi.
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