Altri oggetti curiosi: dentiere, flauti e microscopi
Gli occhiali sono i primi in classifica ma sono davvero tanti gli oggetti dimenticati in spiaggia, alcuni davvero curiosi: dalla dentiera al bastoncino da trekking, dal poggiatesta dell’auto fino a un flauto e a un microscopio. A stilare l’istruttiva e divertente classifica degli smemorati è il Sindacato Italiano Balneari.
«Ogni estate sono migliaia gli oggetti che clienti e turisti scordano o perdono quando a fine giornata lasciano la spiaggia – afferma Riccardo Borgo, presidente del Sib aderente a Fipe Confcommercio – al primo posto gli occhiali da sole o da vista, seguono l’asciugamano, il costume, le ciabatte da mare e la crema solare».
Molto spesso si ritrovano pacchetti di sigarette, accendini, giochi per bambini, t-shirt ma anche smartphone e tablet, portafogli, mazzi di chiavi e orologi, la maggior parte dei quali reclamati e restituiti al legittimo proprietario in tempi brevi. Discorso diverso per giornali, riviste e libri che, una volta letti, vengono abbandonati.
«È bene sottolineare – precisa Borgo – che tutti gli oggetti recuperati, di qualsiasi materiale, sono smaltiti in maniera corretta dai bagnini, nella quasi totalità degli stabilimenti balneari, infatti, è effettuata la raccolta differenziata dei rifiuti». Tra gli oggetti curiosi che fino ad oggi sono stati ritrovati in spiaggia senza essere reclamati: una dentiera, un bastoncino da trekking, il poggiatesta di un’automobile, un vestito da sera femminile, un microscopio e un flauto nella propria custodia. Tra i molteplici servizi offerti negli stabilimenti balneari i clienti giudicano irrinunciabile quello del bagnino: la motivazione principale è legata alla sicurezza, sia in acqua che sulla battigia. Seguono il wifi gratuito, le docce nebulizzate, il servizio bar e ristorante direttamente sotto l’ombrellone. La richiesta più frequente? Rimanere in spiaggia comodamente distesi sul lettino fin dopo il tramonto.
«Gli interventi di salvataggio effettuati ogni anno dai nostri oltre 60.000 bagnini – conclude Borgo – confermano quanto sia fondamentale questo servizio di interesse pubblico che svolgiamo da sempre e che ci vede in prima linea nella salvaguardia non solo della pubblica sicurezza ma anche della tutela ambientale».