Sgominata banda ogliastrina dedita al traffico di stupefacenti e alle rapine tra Sardegna e Salento

Sonia

Sgominata banda ogliastrina dedita al traffico di stupefacenti e alle rapine tra Sardegna e Salento

giovedì 28 Luglio 2016 - 14:54
Sgominata banda ogliastrina dedita al traffico di stupefacenti e alle rapine tra Sardegna e Salento

Gia indagati nell'operazione SArdLENTO

Una banda dedita a un consistente traffico di stupefacenti tra la Sardegna il Salento, oltre che alle rapine, è stata sgominata dai Carabinieri della Compagnia di Lanusei, guidata dal Capitano Claudio Paparella.

La conferenza stampa al Comando Provinciale di Nuoro

La conferenza stampa al Comando Provinciale di Nuoro

L’inizio delle indagini. L’operazione denominata “SArdLENTO” ha inizio nel 2013, dopo un controllo effettuato nel mese di luglio dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sardegna”, in occasione del quale, due uomini di Orgosolo e Villagrande Strisaili, sono stati sorpresi a dialogare in una zona controllata (in quel periodo per la ricerca di un latitante e trovati) mentre erano in possesso di due scanner ricetrasmittenti, svariate schede sim intestate a extracomunitari, un ingente quantitativo di denaro contante di dubbia provenienza, alcuni passamontagna, nastro adesivo e guanti in nitrile.

In seguito, i Carabinieri, seguendo quella pista verificarono anche i tabulati telefonici riuscirono a individuare una organizzazione criminale ramificata nel territorio, dedita al traffico di sostanze stupefacenti e alle rapine che agiva specialmente in Puglia ed in particolare nel Salento.

La banda. Sette le misure di custodia cautelare emesse dal G.I.P. del Tribunale di Lanusei nei confronti di Marco Mura (36enne di Lanusei) e Raffaele Congiu (38enne di Villagrande Strisaili), per i quali si sono aperte le porte del carcere, Claudio Cocco ( (30enne di Lanusei, agli arresti domiciliari), Celine Mulas (cittadina francese 36enne, compagna di Mura, ai domiciliari), Paolo Pischedda e Francesco Piras (34enne il primo e 25enne il secondo, entrambi di Lanusei e con obbligo di firma). Insieme a loro, sono stati denunciati altri sette protagonisti secondari, portando a 14 le persone coinvolte nel sodalizio criminoso

Di particolare interesse investigativo sono apparsi da subito alcuni episodi che vedevano parte degli indagati partire improvvisamente per la penisola Salentina. Oltre ai viaggi, i contatti telefonici che gli stessi intrattenevano al loro rientro in Sardegna, hanno fatto ipotizzare agli inquirenti che lo scopo degli spostamenti potesse essere legato all’acquisto in grandi quantità di sostanze stupefacenti da immettere nel mercato isolano tra Muravera, Cagliari, Sassari e l’Ogliastra.

Le indagini. Il gruppo era quindi composto da veri e propri trafficanti di droga che rifornivano di stupefacente gli spacciatori locali, i quali hanno dato filo da torcere agli inquirenti nella fase del recupero dello stupefacente in quanto gli stessi, al rientro dalle loro misteriose e improvvise trasferte, piazzavano nel giro di poche ore tutto lo stupefacente e i loro viaggi non venivano mai captati in anticipo.

La svolta. In un pomeriggio del mese di febbraio 2014, Marco Mura e Raffaele Congiu avevano organizzato un viaggio nel Salento per far giungere in Sardegna un’ingente partita di droga, individuata un mese dopo al porto di Arbatax. In quell’occasione i due erano stati fermati bordo di una Lancia Y, mentre su l’autocarro era condotto Sergio Tegas di Perdasdefogu, appena sbarcati e provenienti da Civitavecchia. Nel corso della perquisizione sull’autocarro sono stati rinvenuti vari borsoni contenenti complessivamente 50 chili di marijuana.

La composizione della banda. quell’episodio ha permesso di individuare la composizione della banda e i rispettivi ruoli all’interno del gruppo e le sue ramificazioni. Le menti, secondo gli inquirenti, erano Mura e Congiu, mentre Celine Mulas (compagna di Mura oltre ad aver partecipato a tutte le operazioni) era la sua donna di fiducia. Claudio Cocco, uomo di fiducia di Congiu, si è occupato del trasporto dello stupefacente e della consegna dello stesso agli spacciatori di Sassari e San Vito,  oltre ad aver avviato delle proprie autonome attività di spaccio. Tendas era il “corriere”: contatta Mura per affidargli i carichi di sostanza stupefacente che dovranno giungere in Ogliastra. Infine c’è il coinvolgimento di terze persone le quali, a vario titolo, hanno collaborato col gruppo: Cristiano Murgia, Mosè Cao, Francesco Piras, Andrea Loddo, Paolo Pischedda.

La droga. Nell’ambito dell’operazione è stata diversa la marijuana recuperata, che se immessa sul mercato, avrebbe permesso la realizzazione di 187.073,08 dosi.

Un aparte di gioielli provento delle rapine

Una parte di gioielli provento delle rapine

Le rapine. L’undici giugno 2014, nella Gioielleria Deiana di Tortoli’, è stata messa a segno una rapina a mano armata. Le indagini fanno emergere che Mura e Mulas, si erano recati in quell’esercizio commerciale, pochi giorni prima della rapina, per compiere un sopralluogo. Gli inquirenti hanno subito recuperato una minima parte della refurtiva, ceduta dalla coppia ad alcuni compro oro, mentre il resto del bottino è stato rinvenuto proprio nell’abitazione dei due a Bari Sardo. Infine le intercettazioni hanno permesso di di recuperare e sequestrare  il casco utilizzato da Mura il giorno della rapina.

Due frame della video sorveglianza relativi alle rapina Tortolì

Due frame della video sorveglianza relativi alle rapina Tortolì

Sempre dall’ascolto delle conversazioni emerge un complice del Mura nel compiere la rapina in gioielleria: Andrea Loddo, macellaio di Tortolì, a cui si contestano i reati di spaccio di sostanze stupefacenti, rapina aggravata, porto abusivo di armi, truffa, simulazione di reato.

© Tutti i diritti riservati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi