Un bilancio destinato ad aggravarsi in quanto diverse persone sono ancora incastrate tra le lamiere
Il tragico incidente ferroviario si è verificato poco dopo le 11,30 di questa mattina, tra Andria e Corato, in Puglia.
Il bilancio attuale parla di almeno venti morti (ufficialmente sono 12 ma il vicepresidente della Provincia B.A.T. conferma invece il numero di venti) e decine di feriti, un bilancio purtroppo destinato ad aggravarsi: oltre ai feriti ricoverati in ospedale, infatti, alcuni in condizioni gravissime, ci sono numerose persone ancora incastrate tra le lamiere dei primi due vagoni dei convogli, letteralmente implose dopo l’impatto.
Secondo una prima ricostruzione, lo scontro sarebbe avvenuto in un tratto rettilineo di una linea a binario unico, tra gli uliveti, in aperta campagna. Uno dei due convogli era partito da Corato ed era diretto ad Andria e l’altro, viceversa, proveniva da Andria e andava in direzione Corato.
A bordo di quel treno, ogni giorno, oltre ai pendolari e agli studenti, ci sono anche molti viaggiatori che devono raggiungere l’aeroporto di Bari Palese.
Il luogo in cui è avvenuto l’impatto rende difficoltoso il lavoro della macchina dei soccorsi: oltre alle forze a terra, operanto sul posto numerosi elicotteri che fanno la spola verso gli ospedali della zona; sul posto operano in forze i Vigli del fuoco ed è stato allestito un campo per i soccorsi sanitari che fanno sapere l’urgente carenza di sangue soprattutto del tipo 0 positivo.
Un bilancio di vittime così pesante in occasione di un disastro ferroviario si è registrato l’ultima volta nei primi anni ottanta, in prossimità di Lamezia Terme, quando le vittime accertaqte furono 28
© Tutti i diritti riservati