«Il comune è stato richiamato all’approvazione del bilancio. Il rischio, in caso di mancata approvazione, è infatti il commissariamento dell’ente»
«ll termine ultimo per l’approvazione del bilancio di previsione 2016 e del rendiconto di gestione 2015 era, per tutti i comuni, il 30 aprile scorso. A quasi due mesi dalla scadenza, non solo il comune di Nuoro non ha ancora provveduto all’approvazione dei due documenti contabili fondamentali ma non sono ancora chiari nemmeno i tempi di approvazione» Lo afferma il consigliere “Uniti per Nuoro” Pierluigi Saiu, il quale puntale torna sull’argomento.
«Sul bilancio, e sui tempi di approvazione, mancano trasparenza e chiarezza. A che punto è il lavoro degli uffici? Quando saranno portati in giunta rendiconto e bilancio di previsione? Quando saranno sottoposti all’attenzione del consiglio i documenti contabili? Da due mesi a questi a parte nessuno sembra aver voglia di parlare di bilancio. Dal sindaco all’assessore. Eppure si tratta di due atti fondamentali- dichiara Saiu che rincara la dose e prosegue. Vanno bene i sorrisi, le strette di mano, la costante partecipazione a qualunque festa, cerimonia o evento si tenga in città. Ma poi serve anche occuparsi delle cose importanti e questa lo è. Sta terminando il sesto mese di esercizio provvisorio. Il 4 maggio scorso il comune è stato richiamato all’approvazione, anche se tardiva, dei due documenti contabili. Il rischio, in caso di mancata approvazione, è infatti il commissariamento dell’ente».
«Nuoro è l’unico capoluogo sardo a non aver approvato né il rendiconto 2015 né il bilancio di previsione 2016- conclude Saiu. I soldi vengono spesi in dodicesimi, sulla base della spesa autorizzata lo scorso anno. Ma avere il bilancio consente di programmare. Di assumere scelte. Di dire, attraverso i numeri, cosa vuole fare l’amministrazione e come intende farlo. Dicano qualcosa. Battano un colpo. Ci dia il sindaco qualche notizia sui tempi di approvazione. Ci dica a che punto siamo. Quanto manca alla sua approvazione in giunta e poi alla discussione in consiglio. Siamo in ritardo. Serve chiarezza. Non si può continuare a far finta di niente».
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