Cani stremati e denutriti rinchiusi in gabbie tra feci e urine.
E quanto è stato scoperto in un canile lager abusivo, di proprietà di due 30enni, ora indagati per maltrattamento di animali,dalla Polizia a Siniscola, in località Sant’Elena.
La retata degli agenti e del personale veterinario della Asl ha messo fine alle barbarie subite dai cani ormai da diversi mesi.
Davanti a loro uno scenario agghiacciante: una decina di cani da caccia di razze diverse (Vandeani, Segugi dell’Istria a pelo raso, Segugi italiani e Pointer), sono apparsi provati e stremati dalla fatica, dal caldo e dalle pessime condizioni igienico sanitarie della struttura.
Abbandonati a se stessi e rinchiusi in cinque gabbie prive di copertura, tra feci e urine, sono rimasti per giorni in balia di pioggia e vento senza alcun riparo dalla calura, visibilmente magri, affamati e disidratati.
La segnalazione era arrivata al commissariato di Siniscola da alcuni cittadini a conoscenza del ricovero abusivo. Poliziotti e veterinari hanno scoperto scodelle d’acqua putrida e melmosa che hanno certamente contribuito al pessimo stato di salute degli animali, alcuni dei quali gravemente ammalati con evidente segni di sofferenza fisica. Su cani è stata avviata subito la procedura di profilassi e cura per la loro sopravvivenza.