Trecento novità editoriali e trenta editori, tutti dell’isola, sono stati la vetrina della quindicesima Mostra regionale del libro, che si è chiusa ieri a Macomer.
Migliaia i visitatori che hanno affollato i padiglioni delle ex caserme Mura in questi quattro giorni.
Tante le tante novità editoriali di quest’anno, dalla ristampa dell’opera I Cabilli del compianto architetto di Serramanna Vico Mossa, l’anticipazione della mostra dedicata al pittore e scultore dorgalese Salvatore Fancello, il libro Le domos de Janas decorate, che regala agli appassionati il primo volume dedicato al censimento delle domus de janas decorate in Sardegna o le traduzioni dedicate all’opera Il piccolo Principe in quattro varianti linguistiche: sardo tabarchino maltese e catalano.
«Abbiamo lavorato per mettere in risalto le nostre produzioni editoriali, facendo quello che le librerie non possono fare, ovvero presentare tutto il catalogo presente nell’isola – ha spiegato Simonetta Castia, presidente dell’associazione editori sardi (AES). L’obiettivo è quello di presentare annualmente agli appassionati del libro sardo ciò che c’è in commercio e creare una vetrina più ampia ed esaustiva possibile.
La mostra regionale del libro è anche l’occasione per fare il punto sullo stato della cultura in Sardegna».
Il padiglione Filigosa ha accolto gli spettacoli, i laboratori, i dibattiti e i momenti con gli scrittori. Un dibattito arricchito dalla presenza di due nomi importanti del panorama editoriale italiano e internazionale, quelli di Piergiorgio Odifreddi e della giornalista e scrittrice turca Esmahan Aykol.
Ma non sono mancati i momenti culturali dedicati alla grande letteratura sarda: ieri un omaggio alla scrittrice premio Nobel Grazia Deledda, raccontata dal critico letterario Duilio Caocci e dal sindaco di Nuoro Andrea Soddu. Ieri, invece, gli autori Milena Agus e Giulio Angioni sono intervenuti per ricordare la figura dello scrittore Sergio Atzeni.
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