Un’ uniforme completa dei Carabinieri, 4 pistole (due scacciacani prive del tappo rosso, una Glock e una calibro 9 risultata rubata negli anni ’90), 50 proiettili, 3 detonatori, 4 fumogeni in dotazione all’esercito Italiano, due scanner per intercettare le comunicazioni delle forze dell’ordine e 4 spezzoni di miccia a lenta combustione.
È questo il materiale trovato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Cagliari nell’appartamento e nella cantina, in via Talete nel quartiere Cep a Cagliari, del piccolo imprenditore Tore Loddi, 47enne incensurato cagliaritano.
Un vero e proprio arsenale sul quale la Mobile ha avviato le indagini per capirne la provenienza, verificare se le armi abbiano sparato e soprattutto stabilire cosa Loddi dovesse fare con uniforme dei carabinieri, detonatori, fumogeni e scanner.
Nel 2001 il fratello di Loddi, Giuseppe saltò in aria con la sua macchina ad Assemini appena uscito dalla caserma dei carabinieri.
«Voglio ringraziare i cittadini per la collaborazione dimostrata – ha evidenziato il dirigente della Mobile, Alfredo Fabbrocini – che ha consentito di ottenere questo risultato, hanno dimostrato di voler giocare nella stessa squadra con noi».
L’arrestato è stato portato nel carcere di Uta a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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