La conferenza stampa di presentazione del SILB
Un sindacato per mettere in rete i locali notturni (discoteche e sale da ballo) e garantire un servizio di qualità e sicurezza firmando un codice di comportamento a garanzia del cliente. Con questi presupposti è nato il sindacato SILB-Confcommercio, presentato venerdì mattina nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella galleria Loi, che riunisce 15 imprese per un totale di 300 posti di lavoro nel solo territorio della Camera di Commercio di Nuoro.
Un “Laboratorio del Sorriso” per portare all’attenzione della pubblica opinione un mondo talvolta additato come problematico sul fronte dell’ordine pubblico. «Non è affatto così – dichiara la portavoce del neonato SLIB Confcommercio Nuoro Ogliastra, Cristina Bullita – nei locali regolari le attività vengono svolte con estrema professionalità e nel pieno rispetto delle regole poiché ci si occupa dello svago e del divertimento delle persone e quindi del loro sorriso».
«Sarà fondamentale la collaborazione con le forze preposte ai controlli nella lotta all’abusivismo – sottolinea Giovanni Campus, altro componente del SILB Nuorese. Ci sono locali che esercitano attività di intrattenimento senza alcuna licenza, regolarmente autorizzati dalla Siae che introita lauti compensi, e che in modo assolutamente irregolare non danno alcuna garanzia di sicurezza ed affidabilità».
Per fugare ogni dubbio i locali aderenti al sindacato hanno deciso di firmare un codice di comportamento finalizzato alla tutela della clientela e ad un intrattenimento sicuro. Tra i punti che gli aderenti devono sottoscrivere vi sono la formazione del personale al primo soccorso e alla prevenzione incendi, la totale collaborazione con le Forze dell’Ordine, la prevenzione e informazione sugli effetti dell’abuso di alcol e di altre sostanze, l’incentivazione del guidatore designato (con biglietti omaggio o ridotti e sconti sulle consumazioni analcoliche) e la tutela dei minori.
A breve verranno fissati i primi incontri con le forze dell’ordine per esporre le peculiarità dell’attività.
Antonio Cadoni
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