Nuova protesta all’ospedale di Lanuesi. Dopo che nelle scorse settimane il sindaco Davide Ferreli e il suo vice Salvatore Acampora avevano indetto uno sciopero della fame, durato ben sei giorni, contro il declassamento della struttura ogliastrina da ospedale di primo livello a ospedale di base, ora è il turno dell’associazione cardiopatici “Gli amici del cuore d’Ogliastra” che hanno deciso da ieri mattina di intraprendere lo sciopero dei farmaci salva vita e della fame.
Alla base della protesta c’è la mancata apertura del reparto di Emodinamica nell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei che, nonostante sia collaudato da oltre tre anni e finanziato con fondi della Comunità Economica Europea per 850.000 euro, non ha ancora avuto il via libera dalla Regione.
Alcuni hanno iniziato lo sciopero in ospedale, altri nelle proprie abitazioni per non intasare la struttura sanitaria.
Preoccupazione da parte dei dirigenti della ASL che esprimono rammarico «per questa estrema forma di protesta soprattutto per quanto riguarda l’astensione dall’assunzione dei farmaci. Pur nel totale rispetto della libertà individuale – scrivono – invitiamo le persone interessate a non mettere a repentaglio la propria salute. Ricordiamo che come Asl abbiamo completato gli adempimenti di nostra competenza per l’attivazione del servizio e che è in attesa dei necessari provvedimenti regionali».
Antonio Cadoni
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