Recuperata anche tutta la refurtiva
Hanno un nome gli artefici della violenta rapina messa a segno questa notte ai danni di un invalido 72enne, di Bortigali.
Si tratta di Giampietro Mulas, 26enne di Benetutti, Luca Schintu, 19enne di Illorai, Francesco Mario Cadoni, 26enne di Orotelli.
I tre sono stati fermati intorno alle 3,30 di questa notte dai Carabinieri della Compagnia di Ottana, guidati dal Capitano Meloni, mentre a bordo di un fuoristrada Mitsubishi L200 percorrevano la strada statale 129, in direzione Silanus Bolotana, all’altezza del distributore in località “Bardosu”.
Secondo i militari, Mulas, Schintu e Cadoni, intorno alle 2,00, col volto coperto da un passamontagna e armati di pistola,si sarebbero introdotti all’interno dell’abitazione del pensionato 72enne, sordomuto, e dopo averlo immobilizzato e imbavagliato, lo avrebbero colpito violentemente in testa e al volto col calcio di una delle pistole (frantumandogli persino la protesi dentaria) e si sarebbero impadroniti di circa 1100 euro in contanti, del suo telefono cellulare, di una carabina ad aria compressa calibro 4,5, di una pistola da macellaio, di un portafoglio contenente altro denaro contante, di quattro motoseghe e vario altro materiale, prima di darsi alla fuga.
L’anziano legato con lacci di nylon, cinture e imbavagliato con dello scotch è stato chiuso a chiave in una stanza. A questo punto è partito un vero e proprio saccheggio dell’abitazione durato circa 30 minuti. Oltre alle attrezzature citate, al malcapitato sono state sottratte varie forme di formaggio, salsicce, pacchi di caffè, un decoder tv, una bottiglia di liquore e un set di deodoranti e bagnoschiuma.
Riuscita a liberarsi dopo circa 45 minuti, la vittima è riuscita a fuggire dalla finestra e raggiungere con la sua moto carrozzella la casa della sorella alla quale ha raccontato l’accaduto. Lanciato l’allarme è scattata la rete dei Carabinieri che hanno bloccato le vie di fuga.
Intercettato il fuoristrada, i militari, insospettiti dall’atteggiamento dei tre e dopo aver verificato che Cadoni aveva precedenti penali, hanno proceduto a controlli più approfonditi. Uno dei tre con la scusa di un bisogno fisiologico ha cercato di liberarsi del passamontagna e di una pistola calibro 22 con il numero di matricola abraso ma è stato sorpreso dai Carabinieri. Da lì è iniziata la vera e propria perquisizione del veicolo dove sono stati rinvenuti una pistola carica, tre passamontagna, diversi coltelli a serramanico, un fucile da pesca subacquea con arpione, una roncola e un piede di porco oltre al denaro e a tutta la refurtiva sottratta dalla casa del pensionato.
L’anziano, già vittima di rapina nel settembre del 2014, è stato accompagnato all’Ospedale di Ghilarza con un trauma facciale e al braccio. Per i tre giovani, invece, si sono aperte le porte del carcere Massama di Oristano. Dovranno rispondere delle accuse di rapina con aggravante della violenza e minacce da parte di più persone travisate ai danni di persona invalida, detenzione e porto illegale di arma da fuoco clandestina.
Antonio Cadoni
© Tutti i diritti riservati
Tardi. molto tardi arrivano i nostri preziosi Carabinieri ! Ormai ci rimane solo da piangere, e strapparsi i capelli di testa !
La Scuola, a suo tempo e in modo serio, doveva intervenire con i nostri giovani, per insegnare ad essi come si debba vivere, e quali sono i valori del vivere civile !