La moglie del Vicesindaco, “attento a non fare una brutta fine”
Viveva in maniera agiata ma non nel lusso: una casa con giardino dotata di sistema di videos orveglianza.
All’alba di ieri, quando gli investigatori della Squadra mobile di Cagliari hanno bussato alla sua porta, Giovanni Olianas, vicesindaco di Villagrande Strisaili e considerato dagli inquirenti la mente del gruppo specializzato negli assalti ai portavalori, si è nascosto e ha mandato la moglie ad aprire la porta.
«Quando mi sono svegliata non c’era più» avrebbe detto la donna agli agenti che avevano visto le tracce della presenza di Olianas in camera da letto.
Poco dopo, i poliziotti lo hanno trovato nascosto in una taverna: Olianas non ha detto nulla, ha solo letto le carte con le accuse contestate e poi ha chiesto del suo avvocato.
La moglie, intercettata dagli investigatori, nei mesi precedenti non aveva nascosto la sua perplessità sulle attività svolte dal marito, dimostrando una forma di preoccupazione e pentimento. In un’occasione – si legge nel decreto di fermo firmato dal sostituto procuratore della Dda di Cagliari Danilo Tronci – gli ha rinfacciato che “si stava incasinando con questa porcheria” e lo ha anche rimproverato dicendo che frequentava “certa gentaglia”. Allo stesso tempo il marito le avrebbe rinfacciato l’alto tenore di vita ma lei ha replicato dicendo che non riusciva a stare tranquilla augurandogli di “non fare una brutta fine”.
Nella loro abitazione, i poliziotti durante la perquisizione hanno trovato gli scanner utilizzati per intercettare le comunicazioni delle forze dell’ordine e 30 mila euro in contanti.