Saiu: Conti al collasso per il Comune di Nuoro, che all’insaputa di tutti, chiede aiuto alla Regione

Sonia

Saiu: Conti al collasso per il Comune di Nuoro, che all’insaputa di tutti, chiede aiuto alla Regione

mercoledì 02 Marzo 2016 - 12:24
Saiu: Conti al collasso per il Comune di Nuoro, che all’insaputa di tutti, chiede aiuto alla Regione

Il consigliere Pierluigi Saiu

Il Sindaco riferisca in aula sull’aiuto finanziario straordinario 

“Profondo Rosso” per Soddu e e la sua Giunta, no, non è il remeake del film di Dario Argento ma una metafora per definire i conti del Comune di Nuoro ormai arrivati al collasso.

La denuncia arriva puntuale dal Consigliere Pierluigi Saiu.

«Un aiuto finanziario straordinario. È quello che ha chiesto il Comune di Nuoro alla Regione con una lettera firmata dal sindaco e datata 10 dicembre 2015. I conti del Comune sono al collasso e la lettera inviata alla Regione Sardegna conferma la gravità della situazione. Non c’è stato dunque nessun risanamento in questi mesi, nonostante qualcuno (nella nuova amministrazione) abbia provato a farlo credere – ha detto Saiu. L’aiuto finanziario chiesto alla Regione serve ad alleggerire le sofferenze finanziarie derivanti da sentenze, arbitrati e transazioni relativi ad avvenuti investimenti ed espropriazioni i cui oneri non siano sostenibili con le ordinarie disponibilità finanziarie del Comune. In altre parole, si chiede aiuto alla Regione per far fronte al peso dei debiti fuori bilancio che il Comune ha sulle spalle. Nella lettera si parla di debiti però già riconosciuti per 30 milioni di euro negli ultimi 15 anni. Debiti nati prevalentemente per espropri fatti negli anni ’80.
Una richiesta di salvataggio di cui però il Consiglio comunale non è stato informato e rispetto alla quale il sindaco ha il dovere di riferire».

«Alla fine dello scorso hanno è stato richiesto un prestito di tre milioni di euro (passato come anticipazione di liquidità) per far fronte a un debito fuori bilancio. Adesso si chiede un ulteriore intervento finanziario straordinario. Il Consiglio comunale deve essere informato. La città deve sapere quello che sta succedendo e deve sapere quale sia la strategia che questa nuova amministrazione vuole mettere in campo. Ammesso che ce ne sia una. Serve chiarezza. Da una parte si attacca la Regione matrigna e dall’altro si chiede (proprio alla Regione) il salvataggio del nostro Comune.

Si continua insomma, come facevano gli altri, a perpetrare la politica del “cappello in mano”.

Appena insediata l’amministrazione denuncia un buco nelle casse comunali che a dicembre dice di aver sanato ma poi chiede un intervento straordinario da Cagliari. Si chiedono soldi per salvare il Comune ma poi i progetti che vengono presentati per ottenere risorse e realizzare opere vengono bocciati. Il sindaco scrive anche ai Consiglieri regionali del territorio per ottenere supporto alla sua azione ma il Consiglio comunale e la città vengono tenuti all’oscuro di tutto- conclude il consigliere. Chiederò quindi al primo cittadino che venga in aula a riferire e che ci sia un dibattito per capire come stanno le cose. I responsabili dei debiti accumulati hanno un nome e un cognome e bisogna iniziare a farli. A cominciare da quei sindaci e quegli assessori sotto la cui responsabilità ha avuto origine il problema».

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