Il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, dopo il recente caso di bullismo, protagonista una tredicenne di Nuoro vessata dai suoi compagni per mesi, prende posizione e spiega il ruolo dell’Amministrazione comunale in queste spiacevoli situazioni.
«Purtroppo il fenomeno del bullismo – ha spiegato il sindaco – rientra in quello più generale della devianza minorile e del disagio sociale. Si tratta di un problema “globale”, presente a tutte le latitudini. Solo ed esclusivamente il coinvolgimento delle famiglie e di tutti gli attori sociali in un comune e condiviso processo educativo rappresenta il modello di prevenzione da porre in campo contro tali fenomeni».
A questo proposito, segnala il primo cittadino, il Comune di Nuoro è in prima linea da 15 anni attraverso l’operatività di strada e attraverso l’assessorato ai servizi sociali che, ogni qualvolta riceve una segnalazione dagli istituti cittadini, mette a disposizione i propri operatori in orario curricolare ed extracurricolare.
«Il 30 novembre, da una sinergia tra il Comune e i quattro istituti comprensivi della città, – continua il primo cittadino – è partito il progetto “AttivaScuola” che mette in campo cospicue risorse per lo svolgimento di attività di supporto in favore dell’inclusione sociale con particolare sensibilità nei confronti di chi vive situazioni di disagio sociale. Ed il bullismo rientra a pieno titolo in quest’ultima categoria.
Parte integrante del progetto è il servizio “L’Educatore a scuola”, attivo in tutte le scuole medie della città. Tale progetto consiste nell’affiancare ad alunni ed insegnati una figura che sia di supporto educativo per favorire l’inserimento, l’integrazione ed il percorso scolastico di quei soggetti che versano in particolari situazioni di difficoltà. Le azioni possono essere rivolte sia al singolo sia al gruppo classe.
Come amministrazione – ha concluso Soddu – continueremo ad essere in prima linea a fianco dei nostri concittadini nella lotta e nella prevenzione di questi problemi».
Antonio Cadoni
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