Dal 2010 al 2012 hanno evaso il fisco per una cifra da capogiro ovvero 4,5 milioni di euro.
Nel mirino del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma sono finiti due imprenditori di Cosenza titolari di conti correnti sequestrati dalle Fiamme Gialle oltre che nel capoluogo barbaricino anche a Milano, Napoli, Siena, Varese, Brescia, Rieti.
I due operano nel settore trasporti e facevano capo a una società fiduciaria romana.
Secondo le Forze dell’Ordine i due avrebbero architettato espedienti per reintrodurre in Italia capitali illecitamente conseguiti ed occultati all’estero attraverso una compravendita fittizia della propria azienda con un soggetto estero.
Tale operazione aveva l’unica finalità di dare una “giustificazione ufficiale” al possesso di una considerevole somma di denaro, in realtà, frutto dell’evasione fiscale perpetrata negli anni. Attraverso tale stratagemma, i profitti “a nero” sono confluiti sui conti personali degli imprenditori.
La vendita della società è stata realizzata con l’ausilio di un notaio e di alcuni funzionari di banca i quali – disattendendo gli obblighi antiriciclaggio relativi all’individuazione del “reale beneficiario di un’operazione – hanno consentito il concludersi dell’operazione.
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