«Non ci sarebbe nessun avviso di garanzia a carico del minorenne di Nule ma ci sono nuovi sviluppi nelle indagini». Sono queste le parole dell’avvocato Agostinangelo Marras, legale del minorenne di Nule (Sassari) che sarebbe indagato per l’omicidio di Stefano Masala, il giovane di 29 anni scomparso da Nule il 7 maggio 2015, la notte prima dell’assassinio dello studente di Orune (Nuoro) Gianluca Monni, 19 anni, ucciso mentre aspettava il pullman per andare a scuola a Nuoro.
Il minorenne è già indagato per il delitto dello studente insieme a un suo cugino di Ozieri (Sassari). Per gli inquirenti la sparizione di Masala è strettamente legata all’omicidio di Monni: la Opel Corsa grigia di Masala è stata infatti avvistata dalle telecamere del paese a Orune la mattina del delitto. Quell’auto è stata poi trovata bruciata all’indomani dell’omicidio nelle campagne di Pattada (Sassari). In questi mesi tanti sono stati gli appelli dei familiari di Masala per scoprire la verità, aggrappati alla speranza che il giovane sia ancora vivo. Oggi, secondo quanto riportato dal quotidiano sardo, la possibile svolta: si indaga per omicidio e non più per la scomparsa. E al centro dell’inchiesta si sarebbe il minorenne di Nule.
La novità potrebbe essere arrivata dai risultati delle perizie sui cellulari sequestrati ai due indagati per il delitto Monni dalle due Procure di competenza: quella del Tribunale dei minori di Sassari per il ragazzo di Nule e quella del Tribunale di Nuoro per il 24enne di Ozieri