Il parere di un lettore (Nuorese) sulla questione
Come si diceva un tempo: “Riceviamo e volentieri pubblichiamo” la lettera inviata alla redazione di Cronache Nuoresi da un nuorese che vuole esprimere il proprio parere su un argomento di scottante attualità:
Sono un cittadino nuorese e vorrei proporvi due righe in risposta alle decisioni del Consiglio Regionale sugli Enti Culturali del territorio.
“Fiat voluntas tua” è una deferenza (atto di umiltà) che riserviamo, giustamente, al buon Dio in quanto Supremo.
Non mi sembra, però, che della volontà altrui se ne possa appropriare chi, dall’altrui capacità, si sente sopraffatto. Mi spiego: Se Cagliari, per una naturale collocazione geografica, risulta posizionata in una zona strategica della nostra isola; se, per gli eventi storici succedutisi nell’arco dei secoli è stata insignita del titolo di “Capoluogo regionale”, non significa che noi altri (sardi minori?) possiamo essere suoi sudditi.
Se poi, per il ripugnante asservimento dei nostri politici nei riguardi della “casta cagliaritana” e la conseguente arroganza dei loro rappresentanti, si è fatta assurgere “quella città” a indiscussa rappresentante della nostra cultura, beh, è ora di dire basta! Questo è proprio il colmo, è un vero scippo, è il culmine dell’assurdità!
La restante Sardegna, e soprattutto l’interno dell’isola, non è un feudo di Cagliari.
La storia, anche recente (leggasi ‘900), ha dimostrato che la “Cultura” sta da tutt’altra parte e lì dovrà continuare a germogliare se non vogliamo che quel “germe” si inaridisca nell’egocentrismo sciocco dei cagliaritani.
Alcune Imprese locali sopravvivono ancora grazie ai lavori che alcuni enti commissionano a livello regionale. Si vuole la morte anche di queste piccole aziende?
Sarebbe opportuno che chi è stato preposto, da noi, a rappresentare il nostro territorio avvalendosi, soprattutto, della nostra cultura, si faccia da parte visto che ha dimostrato di non essere in grado di farsi valere presso il Palazzo del comando che deve rappresentare e RISPETTARE TUTTI I SARDI e, in modo particolare, deve saper innaffiare il fiore della cultura nel suo giardino naturale salvaguardandola da sementi alienanti.
Vi ringrazio per la cortese attenzione,
Graziano Fois