Giorni della Merla con caldo anomalo: si aggrava l’allarme siccità

Torna l’anticiclone e torna la primavera per una settimana: in Sardegna si sfioreranno i 20 gradi

I Giorni della Merla, tradizionalmente i più freddi dell’anno, quest’anno avranno un sapore primaverile: le temperature infatti saranno più alte della media a causa di un anticiclone ‘europeo’ che farà rallentare l’inverno almeno per una settimana.

Il clima, però, sarà ancora asciutto e l’inverno 2015-16 sarà probabilmente ricordato come “l’inverno della siccità“.

Il 2016 è infatti iniziato con due terzi di precipitazioni in meno al Nordovest. Queste le previsioni dei meteorologi. Negli ultimi tre giorni del mese, chiamati appunto i ‘Giorni della Merla, spiega il meteorologo di 3bmeteo.com Francesco Nucera, «è previsto il ritorno di una situazione all’insegna della stabilità sulla Penisola con clima secco seppur non sempre soleggiato. Liguria, Toscana, parte delle tirreniche e la Valpadana verranno infatti interessate da nubi basse, foschie e locali nebbie che manterranno il tempo abbastanza instabile, specie tra i settori liguri e quelli toscani dove si potrà avere anche qualche debole pioggia; altrove prevarranno condizioni soleggiate, specie in montagna».

Si tratta di una situazione simile a quanto avvenuto in dicembre. «Le temperature – prosegue Nucera – risulteranno sopra le medie del periodo, quasi primaverili al Centrosud ma anche in montagna. Su Alpi ed Appennino lo zero termico tornerà infatti a superare i 2500-3000 metri, con punte di oltre 13-14 gradi a 1500-2000 metri. Al Centrosud sono attesi picchi anche di oltre 15-17 gradi, fino a sfiorare i 20 gradi sulle Isole Maggiori».

Questa fase di bel tempo con temperature anomale per il periodo durerà almeno una settimana. «Fino ad inizio di febbraio – concludono da 3bmeteo.com – ci saranno poche variazioni; l’alta pressione continuerà ad interessare l’Italia con clima mite e condizioni stabili, eccetto per nebbie e nubi basse su coste e pianure. Poi le perturbazioni si abbasseranno di latitudine e proveranno a scardinare l’alta pressione che quest’anno si presente decisamente ostica».

Il bel tempo ha avuto come conseguenza la siccità. Quello del 2015-2016, spiegano al Centro Epson Meteo, verrà probabilmente ricordato in futuro come “l’inverno della siccità”. Se il clima secco solitamente caratterizza i mesi estivi, infatti, questa volta pare essere il tratto distintivo dei mesi invernali. Il 2015 in Italia non soltanto è stato l’anno più caldo della storia insieme al 2014, ma addirittura il più secco in assoluto. E nel 2016, per ora, nulla pare cambiare.

«Prosegue anche a gennaio – spiega il meteorologo Simone Abelli – la tendenza alla scarsità di precipitazioni, in particolare al Nordovest. Qui, infatti, a pochi giorni dalla fine del mese, non si prevedono piogge particolari in arrivo. Ad oggi, rispetto alla media, siamo al 67% di precipitazione in meno rispetto alla media di gennaio. Sebbene la neve sia caduta abbondante sulle creste di confine tra Val d’Aosta e Piemonte, il resto del Nordovest continua a soffrire della siccità. Ma non solo. Sempre al Nordovest, a fronte di -87% di piogge a dicembre, nel mese di novembre abbiamo appunto registrato -92% di precipitazione». Le prospettive sono tutt’altro che rosee. «Non resta che sperare – conclude il meteorologo – in una primavera eccezionalmente piovosa».

Share
Published by
Sonia