Ricordata con una cerimonia particolare la giornata della Memoria.
Questa mattina, intorno alle 11 00, sono state consegnate le medaglie d’onore ai cittadini italiani, militari e civili deportati e internati nei lager nazisti.
La cerimonia si è aperta con un video di fotografie sulla Shoah e dei prigionieri di guerra italiani nei campi di concentramento tedeschi al termine del quale il Prefetto ha richiamato l’attenzione dei presenti sulla necessità di coltivare la memoria storica e di approfondire questi temi con iniziative rivolte ai giovani, i quali sono inconsapevoli del pericolo sempre presente di ideologie che generano odio, razzismo, violenza, persecuzioni, e che occorre scongiurare contrapponendo i valori della nostra democrazia, di libertà, giustizia, uguaglianza.
La vicenda dei lager nazisti e dello sterminio pianificato di una razza considerata minore, nonché quella dell’internamento dei militari italiani fatti prigionieri dopo l’armistizio del settembre 1943, è emblematica per le sue dimensioni, ma non è l’unica tragedia che la storia ci ha proposto anche dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Anzi si può ben dire che gli ultimi settanta anni sono stati caratterizzati da eccidi di massa, persecuzioni, e pulizie etniche e razziali, atrocità di ogni tipo che sono state commesse in tutti i continenti, e persino alle porte dell’Europa (territori della ex Iugoslavia). Senza dimenticare l’allarmante pericolo determinato dalla nuova entità politica e internazionale dell’Isis, la cui azione è ispirata ad una ideologia di morte e sopraffazione.
Il Professore Accardo ha approfondito questi argomenti, sottolineando quanto sia importante la conservazione di una memoria storica e oggettiva degli eventi.
A fine manifestazione sono state consegnate dal Prefetto le medaglie della Presidenza del Consiglio dei Ministri ai familiari degli insigniti, appartenenti rispettivamente ai Comuni di Siniscola, Tonara, Ilbono, e Esterzili, i quali hanno manifestato la loro emozione e un profondo orgoglio per il riconoscimento avuto per i loro cari che durante un periodo buio della storia umana hanno mostrato un grande valore per le loro scelte coraggiose e difficili come civili e soldati, che ha costituito, senza dubbio, un atto di vera resistenza fatta sia pure senza armi.
Per l’occasione sono stati insigniti: Virgilio Bidotti, Vittorio Fais, Ermenegildo Loi, Giovanni Maria Patta e Attilio Cucca.
Alla cerimonia erano presenti le massime autorità civli e militari del territorio.
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