In occasione della Giornata della Memoria, il poeta Gianni Manca ha composto dei versi che ha voluto condividere con tutti noi:
I rintocchi angosciosi di un pendolo inesorabile
segnavano il passo greve di occhi annichiliti,
stipati come un serraglio dentro treni assordanti,
piegati al ricatto della bieca follia.
Nei cenci laceri nel lezzo della morte,
i bambini recisi dal grembo dell’amore,
strappati come i capelli delle madri umiliate,
nei recinti spinati di una farsa grottesca.
Anime amare soffocate dalle fiamme
le ho vedute liberarsi dentro il fumo dell’inferno,
in un tormento profetico della memoria
in un esercito di fantasmi aggrappati nel tempo.
Cumuli di scarpine per ricordare,
dentro cimiteri di popoli marchiati dal sangue,
nelle urla sfrontate di un perdono senza fine,
dove tutto è compiuto sotto un sole in rovina.
Il pianto ha riempito pagine di storia
mentre la sorte raccontava di drammi inumani,
di uomini risparmiati dalle ombre della pazzia,
nella corsa lacerante della memoria.
Gianni Manca
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