Nessun finanziamento al Comune di Nuoro. È il risultato pubblicato questa mattina dalla Regione Sardegna nella graduatoria relativa al progetto “Beni del patrimonio regionale in comodato d’uso”, che prevede l’erogazione di contributi per la riqualificazione e la riconversione di beni appartenenti al patrimonio disponibile della Regione. http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_19_20160114130240.pdf.
Lo riporta Idea Comune che evidenzia come il Comune di Nuoro ha presentato un progetto per il recupero dell’ex Albergo Esit al Monte Ortobene che prevedeva la realizzazione di un centro benessere, ma si è qualificato soltanto al 52° posto, con soli 34 punti su 100. Considerati i criteri di assegnazione dei punteggi, il progetto presentato dal comune di Nuoro non aveva praticamente nessuna possibilità .
«Che dire? Siamo convinti che la causa di questo tentativo fallito sia da imputare al metodo seguito dal sindaco e dalla giunta: il progetto non è mai illustrato alla cittadinanza e in consiglio comunale ma semplicemente “spedito” in regione senza alcuna discussione preliminare, senza alcun dibattito per vedere magari se si riusciva a inventarsi qualcosa di più innovativo rispetto a un ordinario ”centro benessere” al Monte, o qualche altro intervento più inerente al Bando Regionale. E senza tenere conto degli obiettivi della ben nota ZPS (Zona di Protezione Speciale del Monte Ortobene)! » afferma la lista civica
«Se la città fosse stata informata, se tutte le forze politiche di Nuoro (quelle che sono dentro il Consiglio e quelle che sono fuori, come Idea Comune) fossero state coinvolte a tempo debito e con i metodi corretti, avrebbero potuto dare il proprio contributo per non perdere un’occasione come questa (100% a fondo perduto!). Anche perché il bando prevedeva la possibilità di presentare più progetti da parte dello stesso Comune!»
«Invece si è deciso di andare a cercare gloria “in solitudine”, utilizzando ancora una volta un metodo che abbiamo ampiamente criticato, che recita: “prima prendiamo i soldi, poi vediamo”, e che purtroppo denota lacune enormi di idee, di progettazione e di metodo di trasparenza e di condivisione. A quando la presentazione di un piano turistico-ambientale ponderato, serio per il Monte Ortobene e per la città intera e non i soliti proclami sul “monte sacro ai nuoresi”?
Insomma, ribadiamo quello che dicemmo in una nota qualche giorno fa: senza condivisione, senza metodo “democratico” il destino è il fallimento. Tempo perso, altra occasione persa e risorse umane dell’Ente impegnate giorno e notte per fare poi un buco nell’acqua. L’attuale amministrazione punta ai finanziamenti europei ma dimostra con i fatti di non sapere “interpretare” un bando regionale; ci pare che manchi ancora proprio “l’ABC”, purtroppo» conclude il movimento.
© Tutti i diritti riservati