La norma interpretativa limita l’erogazione a 2.200 su 9000. Mancano all’appello circa 70 milioni di euro del 2014
Alla Sardegna sono stati assegnati 50 milioni di euro dal Governo per la copertura degli ammortizzatori sociali in deroga per l’annualità 2015.Tali risorse si aggiungono ai 21,6 milioni già attribuiti a luglio dello scorso anno.
La notizia è stata data dall’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura nella riunione convocata per fare il punto sui sussidi per il 2014 e 2015.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl oltre a quelli dell’Inps.
A fronte di questa potenziale boccata d’ossigeno, però, l’assegnazione rischia di essere del tutto vana se non si sblocca la vertenza con lo Stato relativa al reperimento delle risorse necessarie all’integrale copertura degli ammortizzatori sociali in deroga per 2014 e 2015.
A causa, infatti, dell’interpretazione fortemente restrittiva fornita dal ministero del Lavoro, delle oltre novemila istanze dei potenziali beneficiari, al momento solo 2.190 avrebbero concrete possibilità di vedersi riconoscere il trattamento per il 2015 solo ed esclusivamente a fronte del completamento dei pagamenti per l’anno 2014.
Senza questo completamento si rischia la cancellazione dell’istituto della mobilità in deroga per la Sardegna.
La Regione ricorda che per il 2014 mancano all’appello circa 70 milioni di euro. Un paradosso insomma: da un lato il ministero assegna 50 milioni, dall’altro non attribuendo le risorse mancanti per il 2014, con l’interpretazione della norma ne impedisce la spendita.
«Il risultato genera un’incomprensibile e irrazionale iniquità nei confronti dei lavoratori sardi coinvolti – spiega la Regione – uniche vittime di questa assurda vicenda».
I dubbi si potranno fugare in un incontro con il sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova, competente per gli ammortizzatori sociali che si terrà a Roma mercoledì prossimo, 13 gennaio. La Regione chiederà al Governo “di mantenere gli impegni assunti anche in sede parlamentare di integrare la copertura finanziaria necessaria”. E ribadirà “la propria disponibilità a forme di compartecipazione, nel limite delle risorse disponibili, se fosse utile a chiudere definitivamente e rapidamente la vertenza e garantire il soddisfacimento delle legittime aspettative di questi lavoratori sardi”.
Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria in deroga, invece, non sussistono i limiti interpretativi. I pagamenti per il 2015, dunque, potranno proseguire senza impedimenti.