L’ordigno conteneva poca gelatina quindi si tratterebbe “solo” di un’intimidazione
Mistero sull’ordigno trovato questa mattina a Torpè, in via Don Brianda Demuru, davanti all’abitazione della madre di un medico originario del paese, Domenico Cabras, oncologo che però risiede e lavora in una struttura ospedaliera di Milano.
Secondo quanto ricostruito dalla Forze dell’ordine a rilevare per primo la presenza dell’ordigno sull’uscio dell’abitazione della 72 enne pensionata è stato un passante.
Sul posto, dopo l’allarme, sono giunte alcune pattuglie della Polizia del Commissariato di Siniscola diretto da Rita Morelli e gli artificieri dei Carabinieri.
Gli specialisti hanno preso il pacco in sicurezza e lo hanno spostato in strada. Il tutto è stato fatto nell’arco di tempo di mezz’ora tra le 13:30 e le 14:00.
Gli inquirenti hanno accertato che la bomba non è stata piazzata per essere fatta esplodere ma “solo” per intimorire. Infatti l’ordigno conteneva poca gelatina e non sarebbe mai potuta avvenire la deflagrazione
Ora, però, bisogna capire a chi fossero rivolte le minacce, se al medico (che al momento dell’intimidazione non risulta essere stato presente in paese) o nello specifico a qualcuno della sua famiglia.
Le indagini vedono al vaglio ogni dettaglio, senza trascurare alcunché, compreso il fatto che un anno e mezzo fa, allo specialista è stata data alle fiamme l’auto.
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