Al via il processo per il padre accusato dell’omicidio del figlio morto per “Sbs”

L’uomo è accusato di omicidio preterintenzionale

Si è aperto questa mattina davanti ai giudici della Corte d’Assise di Cagliari il processo per omicidio preterintenzionale al padre del neonato morto nel giugno 2013 per una presunta sindrome da neonato scosso.

La Corte presieduta dal giudice Massimo Costantino Poddighe, con a latere Giorgio Altieri, ha ammesso l’elenco degli elementi di prova avanzati da accusa e difesa, rinviando poi l’udienza al 15 febbraio per sentire i consulenti del pm Danilo Tronci ed i suoi primi testimoni. Quel giorno potrebbe comparire in aula anche il medico legale Roberto Demontis, che ha effettuato gli accertamenti per conto della Procura sul corpicino del neonato, ma verrà sentita anche la madre del bimbo, morto dopo appena due settimane dalla nascita.

A luglio la Procura aveva chiuso l’indagine e il padre del neonato era stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio preterintenzionale perché sospettato di averlo scosso causandogli il trauma fatale. Il bimbo era arrivato in condizioni disperate nella clinica pediatrica Macciotta ed era morto poco prima di entrare nel reparto di neonatologia. Gli inquirenti avevano così sospettato un decesso per “sindrome del bambino scosso (Sbs)”. Il padre si trovava in casa da solo con il figlioletto: dopo aver tentato di rianimarlo – stando alla prima sommaria ricostruzione – il giovane aveva chiamato il 118, ma le condizioni del piccolo erano disperate. La perizia della Procida aveva così confermato una morte per Sbs, grave forma di lesione alla testa provocata dal violento scuotimento del capo.

Il padre è difeso dall’avvocato Francesco Murtas, mentre la madre si è costituita parte civile con l’avvocato Francesca Ferrari e, se l’esame dei consulenti non impegnerà troppo tempo, verrà chiamata a deporre davanti ai giudici della Corte d’Assise già alla prossima udienza.

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Sonia