I componenti del gruppo consiliare del PD, Leonardo Moro, Alessandro Bianchi e Tore Sulas, festeggiano l’arrivo dell’anno nuovo con due importanti finanziamenti che permetteranno la realizzazione del Campus Universitario e il Museo dell’Identità.
Il gruppo consiliare alla maggioranza nella precedente amministrazione, infatti, ne rivendica la paternità.
«A fine anno arriva il finanziamento da parte della Regione di 5,8 milioni di euro per il Museo dell’Identità, fortemente voluto dalla Giunta Soru e individuato come grande contenitore delle più ampie e rappresentative manifestazioni della cultura sarda, localizzato nell’ex mulino Gallisai di via Grazia Deledda» affermano i consiglieri
«Inoltre la Giunta Soddu, senza citarne l’oggetto, firma il progetto preliminare dei lavori di restauro, ristrutturazione, costruzione e ampliamento di fabbricati da destinare a corsi di laurea universitari per totali 3.720 mila euro, ribadisce il gruppo del PD -si tratta del compendio dell’ex Artiglieria e del Campus universitario, perfettamente compatibile con il PUC vigente e sopratutto in linea con la lungimirante pianificazione infrastrutturale della città pensata e realizzata dalle precedenti amministrazioni».
Il PD infatti evidenzia che questi sono due progetti strategici delle giunte di centro sinistra degli ultimi lustri e fortemente contrastati in campagna elettorale e nei vuoti proclami dei mesi scorsi dal Sindaco in persona e dai vari sprovveduti e creduloni suoi accoliti.
Nei mesi scorsi, infatti, l’attuale giunta comunale, pensava di poter disporre di finanziamenti, luoghi, immobili e siti (che siano regionali o comunali a loro poco importa), e di poterli spostare a proprio piacimento, addirittura cambiandone la destinazione senza rispettarne regole, contratti e appalti già conclusi.
Moro, Bianchi e Sulas sottolineano come gli attuali amministratori dovrebbero studiare molto, molto di più ed evitare di annoiare la città col solito piagnisteo sulle scelte politiche del passato remoto e recente ed anzi fare tesoro delle importanti ed eccellenti pianificazioni e allocazioni strategiche che questa città per fortuna vanta.
Infine sull’argomento Università fanno un’amara riflessione:« della rivoluzione annunciata sembra resistere solo la sostituzione del Commissario con un altro dall’agire incerto e il tentativo di mandare per aria la vera novità e la nuova prospettiva rappresentata dalla Fondazione. Che poi ciò stia ancora in piedi grazie agli inspiegabili ritardi nel riconoscimento della stessa è fatto ancor più grave. La speranza è che analogo pressapochismo non accompagni anche l’approccio ad altre tematiche strategiche, vedi Palazzetto dello Sport, Anfiteatro, Galleria di Mughina, restanti interventi nel Contratto di Quartiere di “Sa ‘e Sulis”, ecc. ecc., sarebbe vanificare un progetto di infrastrutture di cui Nuoro avrebbe assoluto bisogno e per cui si è lavorato negli anni».
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