Confronto in Regione: mancano all’appello 156mln
CISL e CGIL all’attacco dopo l’ennesimo rinvio sugli assegni ai lavoratori in cig e in mobilità in deroga, circa 156 milioni di euro destinati alla Sardegna.
«Neppure nell’incontro odierno tra l’assessore al Lavoro, Virginia Mura, e i sindacati – denuncia il segretario generale Oriana Putzolu (Segretario Generale della CISL Sardegna) – hanno avuto risposte esaurienti sui tempi di trasmissione da parte del Governo centrale dei 156 milioni necessari per pagare i lavoratori in ammortizzatori sociali e le relative indennità. Siamo fortemente preoccupati per i ritardi e per il silenzio che circonda la situazione – sottolinea la leader della CISL. Su questi problemi, come su altri, il Governo brilla per la sua assenza, la Regione non sembra molto ascoltata a Roma, l’Inps sta alla finestra. E i lavoratori sono le vittime».
Il confronto con l’assessore Mura, esteso anche all’INPS, è stato aggiornato all’11 gennaio prossimo.
Preoccupazione è stata espressa anche dalla CGIL, che sollecita la Regione «ad attuare le misure di politica attiva del lavoro che stentano a concretizzarsi. Per raggiungere l’obiettivo e restituire il lavoro a migliaia di disoccupati – sottolinea il sindacato guidato da Michele Carrus – occorre accelerare su questo fronte, creare nuove occasioni di lavoro e sviluppo. Questa materia sarà oggetto del tavolo fissato per il 18 gennaio, nel quale si farà il punto sull’attuazione delle politiche attive».
Sono circa 20 mila i lavoratori in mobilità in deroga che devono beneficiare del saldo degli assegni relativi al 2014 e al momento non ci sono risorse. Si attendono 80 milioni di euro dei fondi PAC (Piani d’Azione Coesione) promessi dal Governo alla Regione.
Nel 2015 sono state istruite dall’assessorato del Lavoro 9.905 pratiche di lavoratori in mobilità in deroga. La relativa copertura finanziaria è data da 21 milioni di euro già assegnati dal Governo all’INPS regionale e da 55 milioni stanziati per la Sardegna ma non ancora assegnati all’istituto. L’INPS regionale non è stato ancora autorizzato al pagamento. Per il 2016, tutto è fermo.
Non risolte le situazioni relative agli anni 2014 e 2015, lo Stato non ha ancora affrontato la possibile emergenza di non meno di 10 mila lavoratori che l’anno venturo avranno bisogno di ammortizzatori sociali. Per altro, la nuova normativa sul lavoro non prevede interventi statali per Cig e mobilità in deroga. «La Regione – incalza la CISL – dovrà ricorrere ad adeguate politiche attive del lavoro, per il momento soltanto annunciate, ma soprattutto alla creazione di nuovi posti cantierando le opere infrastrutturali».
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