Nei giorni scorsi la Confcommercio ha denunciato dati impressionanti sul fenomeno dell’abusivismo, nella sola provincia di Nuoro le attività illecite nei diversi settori commerciali hanno fruttato un giro d’affari di 500 mila euro a danno degli imprenditori che sostengono costi importanti per essere in regola.
L’assessore alle Attività produttive Marcello Seddone accoglie l’appello del direttore della Confcommercio Gianluca Deriu è si dice disponibile per un confronto sul tema.
«Il tema della contraffazione e dell’abusivismo commerciale sta diventando sempre più importante nell’economia della provincia per cui accogliamo con estremo interesse la proposta della Confcommercio per la creazione di un tavolo permanente con la prefettura per trovare soluzioni operative per ridurre le dimensioni di questo fenomeno- evidenzia Seddone-
É nostro compito istituzionale tutelare le imprese del nostro territorio che sostengono costi importanti per essere in regola (per esempio creare i bagni per il clienti per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande) e soprattutto garantire la sicurezza e la qualità dei prodotti per i consumatori, sempre più a rischio per quanto riguarda il comparto alimentare.
Capiamo che la crisi abbia accentuato la nascita di attività sotterranee ma è nostro compito cercare di garantire la sopravvivenza di chi ogni giorno alza la serranda aumentando il livello dei controlli, così come richiestoci giovedì in un incontro con confesercenti e la stessa Confcommercio, e realizzando eventi in grado di aumentare il livello dei consumi.
Perciò siamo interessati al tavolo contro l’abusivismo e cercheremo di fare la nostra parte coinvolgendo anche gli altri comuni del territorio. Considerata l’importanza delle produzioni agricole e agroalimentari ricoperta per l’economia del nostro territorio, avanziamo la proposta di allargare il tavolo ai rappresentanti dei produttori. Siamo certi che in questo modo e con il coinvolgimento di questi soggetti, non ricadremo nel rischio di confondere veri e propri imprenditori con semplici abusivi che con la superficialità che li contraddistingue mettono in pericolo anche la salute dei cittadini».