Da settimane, i militari lo stavano tenendo d’occhio con una serie di appostamenti nelle zone in cui egli è solito vivere e lavorare, dato che ritenevano avesse dentro la sua dimora un’arma illegalmente detenuta.
Proprio questa mattina i Carabinieri della Stazione di Nurri si sono presentati davanti casa di G.A. (classe 69, allevatore), per una perquisizione dell’abitazione. Iniziati i controlli, non è stato difficile trovare le cartucce: all’interno di un bagno, infatti, hanno rinvenuto vicino al lavandino, dentro le tasche di una cerata, ben 12 cartucce calibro 7.65 di produzione italiana in perfetto stato d’uso ed alcune cartucce a pallettoni per fucile calibro 12, conservate dentro un guanto in lattice monouso.
Mentre i controlli erano in corso all’interno degli altri ambienti dell’abitazione, l’attenzione di un Carabiniere è caduta su una scatola per il trasporto di torte. Ciò che è apparso strano al militare, infatti, è che l’involucro, anziché trovarsi all’interno del freezer, fosse stato lasciato fuori, in uno stanzone per la produzione di formaggio, poggiato sopra il frigorifero, a portata di mano. Aperta la scatola, vi è stata rinvenuta una pistola con caricatore inserito e delle cartucce all’interno del serbatoio della rivoltella, pronta per essere usata.
Sebbene la pistola presentasse qualche segno di ruggine sull’intelaiatura, era perfettamente efficiente, pronta a sparare ed a far del male. Il munizionamento, invece, era nuovissimo di zecca. La matricola era stata abrasa ma non in tutte le sue parti, presumibilmente per il fatto che l’autore della smerigliatura non era poi così esperto in campo di armi. Tale elemento sarà particolarmente importante ai militari per le indagini poiché potrà aiutare i Carabinieri a capire chi ne fosse il legittimo proprietario cui è stata sottratta e tutti i vari ed eventuali “passamani” che hanno portato la pistola sin qui in Sardegna. Con l’aiuto di un consulente tecnico, i Carabinieri hanno accertato che la pistola, risalente addirittura alla Prima Guerra Mondiale, sarebbe stata fabbricata in Spagna e sarebbe stata destinata all’esercito francese per i combattimenti in prima linea, come evidenziano le piccole stelline riportate sotto l’impugnatura in acciaio della rivoltella. Nonostante l’età, comunque, l’arma è ancora in grado di sparare e far del male. Date le dimensioni piuttosto minute, poi, la pistola in questione, si presta ad essere nascosta con molta facilità.
L’arma è stata posta sotto sequestro e G.A. dovrà rispondere davanti al giudice per detenzione abusiva di arma da fuoco con parziale abrasione della matricola e munizionamento anch’esso detenuto
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