Bombe di fabbricazione sarda: gli attivisti si autodenunciano

Nuova iniziativa contro stabilimento RWM di Domusnovas

Aumentano i pacifisti che si autodenunciano, annunciando azioni di sabotaggio pacifiche contro la fabbrica Rwm di Domusnovas in cui sono state prodotte le bombe poi partite dall’aeroporto di Cagliari e dal porto di Olbia dirette in Arabia Saudita.

Pochi giorni fa, con due lettere inviate a Questore e Prefetto di Cagliari, si era autodenunciato l’attivista Antonello Repetto. Ieri in campo è sceso un altro pacifista, Francesco Arcuri il quale, come Repetto ha inviato le lettere a vertici di Prefettura e Questura, dando la sua piena solidarietà al collega.

Nelle lettere Arcuri annunciano di voler «boicottare in maniera pacifica e non violenta le fabbriche che producono armi, ed in particolare la fabbrica di armi Rwm Italia di Domusnovas, che produce anche bombe vendute a paesi in guerra».

L’attivista entra anche nel dibattito legato all’eventuale perdita di posti di lavoro nel caso in cui la fabbrica venisse chiusa. «Sono contro il ricatto occupazionale e non voglio che i cittadini siano costretti a scegliere fra la disoccupazione e il lavoro in fabbriche di morte, diretta o indiretta che sia – si legge – io mi autodenuncio per puntare il dito contro lo Stato Italiano che non mi garantisce né un lavoro né una casa a favore di spese belliche, perché voglio che i miei figli crescano in un paese dignitoso, dove possano vivere felicemente e serenamente, senza guerre alimentate da scopi economici e poi spacciate per “sante”».

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Sonia