A Nuoro parte un progetto, unico nel suo genere, che vede un’ equipe di esperti a disposizione del ragazzo nella vita quotidiana e scolastica
Si chiama ADHD (Sindrome da deficit di attenzione e iperattività) è un disturbo del comportamento. Esso include difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi e del livello di attività. Questi problemi derivano sostanzialmente dall’incapacità del bambino di regolare il proprio comportamento in funzione del trascorrere del tempo, degli obiettivi da raggiungere e delle richieste dell’ambiente. È bene precisare che l’ADHD non è una normale fase di crescita che ogni bambino deve superare, non è nemmeno il risultato di una disciplina educativa inefficace, e tanto meno non è un problema dovuto alla «cattiveria» del bambino.
L’ADHD è un vero problema, per l’individuo stesso, per la famiglia e per la scuola, e spesso rappresenta un ostacolo nel conseguimento degli obiettivi personali. È un problema che genera sconforto e stress nei genitori e negli insegnanti i quali si trovano impreparati nella gestione del comportamento del bambino.
Da questi presupposti parte il progetto presentato questa mattina in occasione di una conferenza stampa dall’assessore ai Servi sociali Valeria Romagna.
In modo trasversale l’Amministrazione Comunale, gli assistenti sociali, le cooperative sociali Progetto Uomo e Lariso insieme forniranno agli insegnanti e agli stessi familiari gli strumenti idonei a fronteggiare tale problematica.
Mentre il ragazzo affetto da questo disturbo sarà sostenuto nella sua quotidianità sia a livello scolastico che nelle relazioni sociali.
Per la prima volta non ci si limiterà solo all’insegnante di sostegno ma verranno attivati dei supporti concreti per queste famiglie, che come è stato evidenziato nel corso della conferenza stampa è stata una richiesta da parte dei genitori che vivono una vera e profonda solitudine nel gestire il rapporto con figli affetti da questi disturbi comportamentali.
Il progetto, per ora, è destinato ai quattro Istituti comprensivi di Nuoro (scuola media) tranne il punto d’ascolto che sarà rivolto anche alla fascia delle elementari.
Le iniziative che verrano attivate sono le seguenti.
Punto d’ascolto: un’equipe sarà a disposizione per dare supporto specialistico alle famiglie e ai ragazzi affetti da ADHD.
Voucher per minori: le famiglie potranno usufruire di voucher destinati al pagamento di servizi educativi di supporto per esigenze specifiche dei ragazzi e attività sportive e sociali.
Educativa domiciliare: si attiverà un supporto educativo a domicilio a favore di minori disabili o svantaggiati laddove sia necessario.
Attività estive e laboratorio teatrale: si implementeranno le attività nel periodo estivo per i ragazzi svantaggiati e nell’ambito del progetto sarà attivato un laboratorio teatrale dal formatore e operatore di strada Pietro Era destinato ai genitori e agli insegnanti per apprendere alcune tecniche nella comunicazione e nella gestualità per interagire con chi soffre del disturbo ADHD.
Per la realizzazione del progetto che, per ora durerà un anno, sono stati destinati 160 mila euro di fondi regionali.
Alla conferenza di questa mattina svoltasi nella sala consiliare del Comune di Nuoro erano presenti oltre all’assessore comunale ai Servizi sociali Valeria Romagna, Silvio Obinu presidente Cooperativa Lariso, Rosy Guiso responsabile Cooperativa Progetto Uomo, Nazario Porcu dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo numero quattro, Pietro Era formatore e operatore di strada, Antonella Murgia e Nina Catte assistenti sociali.
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