Zanele Muholi e Lindeka Gloria Qampi, sono due fotografe sudafricane note a livello internazionale, affermatesi per il loro attivismo visivo legato alla sperimentazione e all’utilizzo dell’autorappresentazione come metodo e processo narrativo per l’autodeterminazione delle proprie comunità, dando visibilità a culture emarginate e discriminate, nell’ottica di un riscatto estetico, visivo e sociale.
Durante il workshop verranno affrontate diverse tematiche: dall’attivismo visivo all’archivio di una comunità, dal racconto di famiglia all’autoritratto, fino all’era digitale del selfie (self-identification).
Si parlerà inoltre di attivismo, comunità, partecipazione, azione, responsabilità sociale.
Programma: teoria e pratica
sabato 05 dicembre 2015, dalle ore 09.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00: teoria e pratica
domenica 06 dicembre 2015, dalle ore 09.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00: Editing
lunedì 07 dicembre 2015, dalle ore 09.30 alle 13.00
Alla fine del workshop saranno presentati i lavori dei partecipanti contestualmente alla mostra delle due artiste, Zanele Muholi e Lindeka Qampi, che inaugurerà l’11 dicembre al Man di Nuoro.
Il workshop, gratuito e prevede la partecipazione di massimo 15 partecipanti ed è aperto a studenti, artisti, professionisti e a tutti gli appassionati di fotografia e arti visive. Sarà possibile utilizzare diversi tipi di apparecchiature: reflex digitale, fotocamera compatta o cellulare con fotocamera.
Per potersi iscrivere è necessario inviare una e-mail all’indirizzo info@museoman.it (Oggetto: Richiesta di partecipazione al Workshop di fotografia sull’autorappresentazione) o chiamare allo 0784/252110.
Il workshop e la mostra sono organizzati e curati da Emanuela Falqui, curatrice indipendente; Erik Chevalier, fotografo; Laura Farneti, fotografa; in collaborazione con il MAN.
Zanele Muholi è nata a Umlazi, Durban, nel 1972, attualmente vive e lavora a Johannesburg, Sudafrica.
È co-fondatrice del Forum Empowerment of Women (FEW) a Gauteng, nato 2002.
Nel 2009 ha fondato Inkanyiso (www.inkanyiso.org), un forum della comunità queer e media visivi.
Uno degli obiettivi del lavoro di Zanele Muholi, è la riscrittura della cultura nera queer e della storia visiva trans del Sudafrica per testimoniare la loro esistenza e far conoscere al mondo la resistenza ai crimini d’odio praticati contro la comunità LGBTQI nel Sudafrica.
Muholi ha studiato fotografia presso la scuola Market Photo Workshop in Newtown, Johannesburg. Nel 2009 ha approfondito i sui studi presso l’università Ryerson University, Toronto in “MFA: Documentary Media”. Ha vinto diversi premi tra i quali, Ryerson Alumni Achievement Award (2015); Fine Prize “2013 Carnegie International come artista emergente; Prince Claus Award (2013); the Index on Censorship – Freedom of Expression art award (2013); Casa Africa per la migliore fotografa e il premio Fondation Blachère in occasione della biennale della fotografia africana (2009), Les Rencontres de Bamako. La Serie Faces and Phases è stata ospitata da Documenta (13); nel padiglione del Sudafrica alla 55. Biennale di Venezia; e nella 29. Biennale di San Paolo. Muholi era tra la rosa dei candidati nel 2015 per il premio “Deutsche Börse Photography Prize” per la pubblicazione Faces and Phases: 2006-14(Steidl/The Walther Collection).
E’ professore onorario presso l’Università delle Arti di Brema.
L’ultima mostra nel 2015 “Isibonelo/Evidence” è stata ospitata presso il Brooklyn museum.
Lindeka Qampi è nata a Bolotwa, Eastern Cape e attualmente vive tra Città del Capo e Johannesburg in Sudafrica.
Nel 2006 ha aderito all’Organizzazione Iliso Labantu (www.ilisolabantu.org) dove ha appreso la fotografia e documentato la vita quotidiana delle persone nella sua comunità.
Nel 2007 ha lavorato come venditore ambulante, vendendo alcune sue foto stampate su biglietti di auguri che mostravano esperienze della piagha della povertà causata dalla disoccupazione.
Nel 2008, ha fatto un breve corso di fotogiornalismo con Paul Weinburg presso l’Università di Città del Capo. Ha in seguito lavorato come fotografo freelance per John Edwin Mason e altri fotografi.
Nel 2012 si unisce a Inkanyiso (http://inkanyiso.org) come attivista per i diritti delle donne.
Ha co-documentato la realtà della comunità LGBTI nelle municipalità sudafricane seguendo funerali, matrimoni, famiglie.
Nel 2012, ha contribuito alla realizzazione del PhotoXP intitolato Ikhaya ‘Home’: un progetto comunitario in cui giovani lesbiche nere, principalmente membri del FreeGender, che hanno imparato la fotografia e il potere narrativo delle proprie storie visuali. Il progetto è stato esposto alla Greatmore studios nello steso 2012.
Nel 2013 ha contribuito al potenziamento del progetto Photo Voice con il dottor Shose Kessi sulla Embrace Dignity in collaborazione con l’Università di Città del Capo Dipartimento di Sociologia.
Nel 2014 contribuisce a Siyafundisana ‘Ci insegna l’un l’altro’ all’ Aurora Girls High School, Soweto. Il progetto visivo è ancora in corso e si compone di quattro facilitatrici, tra cui due fotografe, lei e Zanele Muholi, un medico, Valerie Thomas e un’educatrice, Linda Mankazana.
Nel 2015 ha viaggiato come membro del Inkanyiso a Oslo, Norvegia, dove entra a far parte del collettivo VACEP. Le sue opere sono state esposte in Sudafrica, Europa, A