I vertici dell’azienda che occupano una ventina di persone, scrivono al presidente Pigliaru
I vertici della Corstyrene Italie scrivono al presidente della Regione Francesco Pigliaru, all’assessore regionale all’Industria Maria Grazia Piras e al presidente di Confindustria Centrale Roberto Bornioli sul tema dell’essenzialità della centrale elettrica di Ottana.
In tale documento si spiega come la partita dell’essenzialità sia strategica anche per Corstyrene Italie, la cui attività produttiva dipende dalle forniture di vapore della centrale elettrica.
La chiusura di Ottana Energia mette a rischio l’intero sito industriale, con un disastroso e irreversibile effetto domino.
Il caso di Corstyrene Italie ne è un esempio.
La Corstyrene Italie è la filiale sarda di un’industria francese sorta nel 1971. In Sardegna è attiva a Ottana dal 2001. Produce materiale isolante in polistirolo espanso sinterizzato (EPS) e commercializza una vasta gamma di prodotti per l’edilizia. Affermata su tutto il territorio regionale, fornisce le più importanti rivendite di materiale edile in Sardegna.La Corstyrène Italie, è una realtà che opera nel sito, sin dall’anno 2001. Insediatasi nella Zona industriale grazie al Contratto d’Area, vede alle sue dipendenze, al momento attuale, venti persone, tra diretti e indiretti.
«La vertenza di tutte le centrali sarde ed Ottana Energia in particolare, non rappresenta infatti un problema a se stante, ma la chiusura della centrale rappresenterebbe, l’inizio di un’agonia che porterebbe a morte certa tutta la zona industriale, generando numeri, in termini occupazionali molto più che critici. è scritto nella lettera- Per quanto attiene al nostro caso, la Ottana Energia, attraverso le sue forniture di utilities (nel nostro caso vapore), rende possibile l’esistenza della Corstyrene. Un malaugurato caso di chiusura della centrale di Ottana Energia potrebbe essere per noi infausto, e porterebbe sicuramente il management e la proprietà ad adottare decisioni drastiche, finanche la chiusura dell’impianto.
Pensare di auto produrre il vapore, infatti, sebbene la Corstyrène sia dotata di impianti che teoricamente consentirebbe tale soluzione, significherebbe un aggravio enorme in termini di costi per l’acquisizione di tale “importante” materia prima, con delle ripercussioni sul Conto Economico disastrose. Una simile ipotesi, unitamente alla crisi del nostro settore, porterebbero la società ad una rapidissima agonia».
«Si auspica che la Regione Sardegna metta in campo tutte le azioni utili per evitare la chiusura della centrale di Ottana Energia»