Dopo i ripetuti annunci di svolte nelle indagini sul barbaro omicidio dello studente 19enne orunese Gianluca Monni, questa volta qualcosa è realmente accaduto: la Procura di Nuoro ha disposto il sequestro di una moto di grossa cilindrata di proprietà di un giovane di 24 anni, di Ozieri, indagato assieme a un minorenne di Nule, per l’omicidio avvenuto a Orune l’8 maggio scorso mentre aspettava il bus per la scuola.
Il 24 novembre sarà affidato l’incarico ai carabinieri dei RIS di effettuare sul mezzo “accertamenti non ripetibili” che possano dare elementi utili alle indagini.
Come conferma Mattia Doneddu, difensore del giovane indagato di Ozieri, gli inquirenti cercano, infatti, tracce ematiche o di Dna legate all’omicidio, o alla sparizione di Stefano Masala, il giovane di 29 anni, di Nule, scomparso la sera precedente il delitto e di cui si sono da allora perse le tracce.
La Opel Corsa di Masala, che sarebbe stata vista a Orune la mattina dell’omicidio, è stata data alle fiamme nelle campagne di Pattada subito dopo il delitto. I legali dei due indagati – il minorenne è difeso dall’avvocato Agostinangelo Marras – nomineranno un consulente di parte in vista degli accertamenti dei RIS.
Un esame che si va ad aggiungere a quello sulle apparecchiature elettroniche dei due indagati – cellulari e computer – sequestrati alcuni mesi fa e sottoposti all’esame dei periti della Procura dei minori del tribunale di Sassari e della Procura di Nuoro. Perizie depositate qualche giorno fa ma ancora prive delle trascrizioni delle conversazioni avvenute.